Archivi tag: lavoro

una caramella

lucca, giornata pesante, in un ufficio grigio, col cielo grigio e la pioggia, la pioggia la pioggia che non ne vuole sapere di smettere. vicino a me un piattino con alcune caramelle, posate dalle signore delle pulizie. sono particolarmente attratta … Continua a leggere

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si torna a scuola

(‘sta cosa del biglietto devo averla già scritta, ma come i vecchi amo raccontare più volte la stessa storia, pazienterete…mentre sul mio diventare inesorabilmente vecchia parleremo con calma…) la sera del sei gennaio io e mio fratello guardavamo l’estrazione del … Continua a leggere

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gngnrngngn

aveva fatto tutto il giorno prima, con calma. aveva perfino trovato il tempo di farsi i capelli, perfetti, lisci e tagliati ammodino, in modo da non sembrare il caneBella uscita dal mare. aveva messo un paio di pantaloni scuri, un … Continua a leggere

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accanimento periodico

capita con regolarità: quando è da un po’ che non se ne parla, qualche esponente del governo o addirittura il presidente del consiglio butta lì, in una frase, qualche riferimento ai “danni” causati dallo statuto dei lavoratori. la cosa è … Continua a leggere

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ci sono cascati! :)

ieri ho finito i tre mesi del periodo di prova al lavoro, da oggi sono ufficialmente una “lucchese a tempo indeterminato”. a leggerla così fa un po’ impressione, ma a raccontarla è più carina. in fin dei conti sono una … Continua a leggere

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forti con i deboli e deboli con i forti

l’accanimento, quasi di bandiera, sul tema dell’articolo 18 che sta caratterizzando (e colpevolmente monopolizzando) il discorso sulla riforma del lavoro nelle parole e negli atti pubblici di questo governo mi sconcerta parecchio. nessuno fin’ora, è mai riuscito a spiegarmi come … Continua a leggere

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che cosa è cambiato?

mia madre da giovane faceva la magliaia. non credo che se ne avrà a male se vi parlo di lei, è la prima a raccontare, fiera, una parte della sua vita dalla quale è riuscita ad affrancarsi con forza, determinazione … Continua a leggere

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momenti da pendolari

sul pullman delle sei e venticinque  salgono in parecchi alla stazione. un signore che vedo tutte le mattine si guarda attorno, sgomento dei pochi posti rimasti liberi. “ci siamo proprio tutti oggi eh?” “eh sì, – gli risponde un altro … Continua a leggere

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in ascensore

da bambina mi faceva ridere la scritta “Otis” sull’ascensore. lo leggevo al contrario, “sito”, o lo anagrammavo, “osti” oppure aggiungevo mentalmente “redding” e sorridevo. così arrivavo al piano che volevo, non ci voleva tanto tempo: non sono cresciuta a new … Continua a leggere

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timetable

sveglia ore 05.30, come al solito. gigioneggiando un pochino ho quasi perso l’autobus delle seievventicinque, ma poi invece l’ho preso per i capelli al nelli (che fa pure rima). sono scesa all’aeroporto alle ore 07:15. sono montata sull’aereo noleggiato per … Continua a leggere

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