Archivi del mese: aprile 2019

Il paese degli impressionisti, del museo Renoir, del mare in lontananza e delle pergole di glicine fiorito ci ha accolto con un tempo da lupi: il cielo grigio, nuvole imbizzarrite, il mondo in bianco e nero. Ma, come dice Prévert, … Continua a leggere →

Iniziano oggi gli appunti del piccolo diario di viaggio della nostra fuga primaverile. La fuga primaverile è una passione che ho preso da parte materna. Da piccola le microvacanze di Pasqua erano un rito al quale mia madre teneva tantissimo. … Continua a leggere →

Girare con un quattrenne è sempre un’ impresa. Mi dicevano dei “terrible two” ma a quattro anni i bimbi esplodono, sono molto più veloci, sono molto più furbi e sono anche più pesanti, per cui prenderli e portarli in braccio … Continua a leggere →

Il 25 aprile esiste perché ha vinto la democrazia. E la democrazia ha, per paradosso, la caratteristica di dare parola a chi è antidemocratico. Lo schifo che ci circonda, che si permette di aprire bocca per sputare sul 25 aprile, … Continua a leggere →

La porta della federazione era stata sfregiata dai fascisti di forza nuova. Con lo spray argentato avevano disegnato un abete, ci avevano scritto buon natale e avevano gettato dalla finestra un lumino strappato a un cimitero nella stanza delle riunioni. … Continua a leggere →

Era un pomeriggio d’estate della fine degli anni novanta. Era il 1998, per la precisione. E Sergio aveva lavorato come un miccio per ottenere, in via santa Giustina, un paio di stanze in più, per la federazione dei Democratici di … Continua a leggere →

Oggi si fanno le torte di Pasqua a farneta. E io non ci sarò. Troppi impegni da onorare, troppe cose da chiudere prima delle feste, troppe riunioni da fare. Ma ne ho chieste due, da mangiare tutti insieme: torta d’erbe … Continua a leggere →

Ho passato il pomeriggio di ieri in ANCI Toscana per un protocollo sul bullismo nello sport. Regione Toscana, CONI, ANCI avvieranno momenti di formazione per allenatori, ragazzi, sportivi. Perché spesso, nel mondo sportivo, si confonde l’agonismo con la violenza, verbale … Continua a leggere →

In una strada laterale rispetto alla stazione dei treni di Dresden Neustadt c’è una villa abbandonata. Nel giardino della villa un albero di lillà, viola scuro, quasi color notte e profumato di primavera. Quando venni via ne presi con mia … Continua a leggere →

Sono una sentimentale. E da brava bambina cresciuta da una maestra risorgimentale amo l’inno nazionale. Mi piace ascoltarlo prima delle partite, quando si chiude un congresso nazionale (in quel caso solo se seguito o preceduto da l’internazionale) e il 25 … Continua a leggere →