Archivi del mese: febbraio 2019

Inizia con stamani una raccolta degli animali fantastici che hanno caratterizzato la mia infanzia e la mia giovinezza. Ogni generazione ne porta con sé una dote: mia madre mi parlava di fucili di legno, di pesca all’anguilla con l’ombrello, di … Continua a leggere →

stiamo facendo molti incontri coi ragazzi delle scuole. Raccontiamo loro le storie di ragazzi della loro età che si mettono in viaggio e arrivano che sono grandi, ragazze che conoscono l’inferno della violenza, famiglie che lasciano tutto, famiglie che tutto … Continua a leggere →

Ogni anno si fa caso al primo giorno che non fa freddo freddo. Ho preso il piccolo a scuola, lui e il suo sorriso hanno esultato quando gli ho proposto di andare al parco. Sulla strada di casa avevamo entrambi … Continua a leggere →

La bellezza di mio figlio è la storia millenaria del paese da cui proviene. Sono i mille incroci, gli occhi allungati, la pelle olivastra, i capelli di un corvo, le dita eleganti, il sorriso dolcissimo. La bellezza di mio figlio … Continua a leggere →

Giovedì pomeriggio, giorno di ricevimento. Dopo poco arrivano loro: felpe sotto e tshirt sopra, età delle più varie, uomini adulti e ragazzi universitari uniti in un progetto. Buongiorno assessora, noi siamo un gruppo di appassionati di informatica, soprattutto di software … Continua a leggere →

A lucettina il buccellato non è mai piaciuto. Fuori dall’arborato cerchio, negli altri posti dove si fanno dolci con lo stesso nome, il buccellato è spesso un ciambellone buonissimo, con chicchi colorati, e se uno mette la parola “buccellato” su … Continua a leggere →

Abbiamo invitato le scuole a venire ad ascoltare le storie. Storie di chi scappa, storie di chi cerca, storie di chi si muove in cerca di futuro e si ritrova schiavo, merce, cosa. E i ragazzi sono arrivati, una sessantina … Continua a leggere →

Sono stata a prendere il piccolo, una cosa che mi accade di rado e quindi apprezzata come un sorso d’acqua. Usciti dal cancello una vocina l’ha chiamato “KDC! (Kleindelciaro, all’asilo lo chiamano per cognome) vieni a giocare!” La sua corsa … Continua a leggere →

Domenica di carnevale, festa di paese, il paese accanto a farneta, maggiano, quello della scuola elementare, quello della fermata del pullman, quello che, insomma, da piccola, rappresentava quasi la civiltà. Una gran mangiata di tordelli (chi li chiama torTelli poi … Continua a leggere →

Ci mancava il Satanasso. Mio suocero, il signor Burberoni, quando mi vuole bene mi definisce una “che non crede neanche all’acqua del baccalà”, e ha perfettamente ragione. Ho lasciato da tempo, da tanto tempo, ogni credenza religiosa, e nel trovarmi … Continua a leggere →