Archivi del mese: ottobre 2018

Benvenuto mondo colorato. Benvenuto nella mia città, fatta di mura, a volte di pioggia, comunque di gente. Di gente che piano piano si arrende, alla pacifica invasione, che borbotta, se a febbraio o a aprile, vede un capello colorato di … Continua a leggere →

Da venerdì il cucciolo ha tosse, febbre e raffreddore. Dal pediatra ha rimediato antibiotici e pouff (siamo azionisti di maggioranza di Menarini) e stanotte è la prima notte passata dormita tutta intera. Nei giorni scorsi abbiamo dormito insieme, giocato insieme, … Continua a leggere →

Lucca ha dato il benvenuto a don Biancalani, in una sala gremita di gente, seduta, in silenzio, ad ascoltare un prete che, ha detto, ha deciso di seguire quello che Papa Francesco dice da tempo: aprite le chiese, aprite le … Continua a leggere →

Stasera il piccolo avrà la sua prima, piccola, festa di halloween. Vuole vestirsi da pipistrello. Con un luuuungo vestito nero, dice. E a me fa tenerezza, non saprei proprio da che parte cominciare, qualcosa mi inventerò. A me, halloween, non … Continua a leggere →

Rimini è allo specchio, col tramonto sulle spalle e le conchiglie come stelle. Ho camminato un pochino, per capire il mare, guardarlo al contrario, coi giochi messi da parte, senza ombrelloni, senza bandiere, senza gelati. Mi è piaciuta, così bianca … Continua a leggere →

La pupporona mi guarda e ride, spettinata e con le cispie mentre corro alle sei e mezzo di mattina verso l’appuntamento con Rospo, il collega in gamba. Meno male guida lui. Andiamo a Rimini, all’assemblea nazionale di ANCI, a cercare … Continua a leggere →

Eccoli lì. Quattro, in piccola rappresentanza dei lavoratori del ventaglio, il progetto di cui vi avevo raccontato qualche tempo fa. Coi soldi del bonus gratitudine erogati dallo stato italiano (ancora non si sa per quanto, lo sapete no, la pacchia … Continua a leggere →

Davanti casa di nonna ida hanno accesso la bubbara. La bubbara è un grande fuoco, in un campo aperto, che i contadini accendono in autunno per bruciare le ramaglie potate degli olivi appena colti, le foglie secche, l’ultima tagliata dell’erba. … Continua a leggere →

Siamo passati da Daccapo. Il centro del riuso solidale. Cercavo qualcuno dei loro mobili, fatti dalla falegnameria riciclando vecchio legno. Ne sono uscita con: Una yogurtiera. Un vasetto di vetro. Un elefante, uno squalo, un polpo di plastica. Un ombrello. … Continua a leggere →

L’ho visto per caso, camaleonte metropolitano. Un ragazzo, giovane, scuro di pelle, i corti capelli arricciati, le lunghe braccia muscolose che trattenevano il corpo rannicchiato tenendo con forza sotto le cosce. Seduto, a una panchina di un parco, incolore, come … Continua a leggere →