Neanche a vent’anni

Lunedì, mi avevano detto, lunedì vi facciamo sapere.

E io, come una fidanzata ansiosa, lunedì l’ho passato davanti al telefono.

Calcolando il fuso orario, di tre ore, che rende il primo pomeriggio l’inesorabile orario di fine ufficio in armenia.

Ho spiato la lucina blu, che si accende quando arriva un messaggio, incapace di gioire dei messaggi consueti, come se il mondo, tutto, d’intorno, perdesse di senso e di significato.

Come nelle peggiori canzoni d’amore.

Come nelle peggiori pagine di romanzi d’appendice.

E la lucina blu non si è accesa.

Ho anche mandato un messaggio spia, di quelli che servono per capire, se di là dal cuore, qualcuno ti legge.

E come un’adolescente scema ho atteso le due spunte blu.

Peggio di un test di gravidanza.

Peggio di una nonna alla finestra.

Peggio dell’attesa nel corridoio dell’esame di biochimica.

E niente.

Niente lucina blu.

Niente notizie.

Niente novità.

Si va a letto, fingendo serenità.

E si tiene il telefono sul cuore, sperando di ingannarlo, perché se il telefono si accorge che ci tieni, è allora che fa i dispetti.

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6 risposte a Neanche a vent’anni

  1. AD Blues ha detto:

    Che ansia…
    Un abbraccione

    —Alex

  2. Anna ha detto:

    Squilla…squilla…squilla…un mantra

  3. donna allo specchio ha detto:

    coraggio, se non sarà lunedi magari sarà martedi

  4. donna allo specchio ha detto:

    comunque facci sapere

  5. donna allo specchio ha detto:

    mi sa che l’ansia ha contagiato anche me, wordpress mi ha appena comunicato che sto scrivendo commenti troppo in fretta e mi ha intimato (bonta sua) di rallentare!! ecco cosa significa essere empatici!

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