In questi giorni pallosissimi di divano e tosse da cane lupo voglio raccontarvi un po’ di cose belle.
Partiamo dalla prima, almeno in ordine temporale.
Avete indovinato?
Volete un altro indizio?
Ebbene sì, grazie alla mia amica Vale, che ha pensato a noi, domenica mattina siamo stati su un piccolo ultraleggero, sopra il cielo di Lucca e di Capannori, abbiamo sorvolato Montecarlo (non Monaco eh, non ci allarghiamo) e il centro storico di Lucca, abbiamo salutato casa nostra e il gatto nero con la manina e ci siamo emozionati molto.
Il piccolo poi era letteralmente al settimo cielo, con la mano appoggiata al vetro e lo sguardo perso nel panorama.
Siccome sedevo davanti, mi hanno spiegato due o tre cose sulla sicurezza.
Allora, per aprire la porta ci sono due maniglie, vanno aperte in un ordine preciso, prima la superiore, poi la laterale, ma non si preoccupi, all’atterraggio verrò io ad aprire.
E io non ho osato chiedere quindi quando avrei dovuto aprirle io…
Poi, l’estintore è sotto il sedile del pilota, SE IL PILOTA NON FOSSE IN GRADO toccherà a lei usarlo, mi raccomando…
Certo. Se il pilota sviene penserò io all’estintore. Glomp.
Infine, davanti a lei vedrà una cloche e dei pedali…
A quel punto l’ho guardato seria e ho confessato.
Senta, io non so parcheggiare la mia auto senza i sensori di parcheggio…
Ma lui ha sorriso.
No, intendevo dire che non deve toccarli. Se vuole arreggersi lo faccia al sedile ma non alla cloche, solo questo.
Aaaaaahhh. Certo.
È stato bellissimo, siamo sopravvissuti, sono molto grata al pilota che ci ha salvato la vita non facendoci precipitare senza motivo ed è stato davvero bellissimo.
Eccovi qualche altra foto. :)
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letteredalucca 
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