
Sono cresciuta coi cartoni animati del “vil coyote” (così era tradotto in famiglia, eravamo assai poco anglofoni) che quando sta per ricevere un masso in testa apre un inutile ombrellino.
Mi sembra di essere in un suo cartone, con il centrosinistra che da ogni livello, fa il coyote.
I dirigenti (?) allargano le braccia, la base (?) fa post sui social del tipo finché non arriva Giorgia fatemi dire che… I soliti geni della politica che si chiedono se li si nota di più se vanno al mare o se vengono e stanno in disparte, secondo il paradigma sempiterno per il quale se lasci fare agli altri poi puoi criticarli, se invece fai tu poi come fai?
E invece io Giorgia non la voglio.
E sono disposta a cercare di capire in tutti i modi come evitarla.
Partendo da costituenti nuove, energie nuove, progetti nuovi.
Non possiamo fare a meno del PD, ok, me ne faccio una ragione.
Che il PD cresca, una buona volta, la smetta di essere quella fusione fredda e mai superata di piccoli equilibri e ritrovi la passione della base di sinistra unita al quel cinico pragmatismo degli ex democristiani, isoli i piccoli protagonisti nazionali e locali, metta giù qualcosa di decente che parli ai miei studenti, che offra prospettive, che offra visioni.
Il reddito il cittadinanza funziona? Manteniamolo, da ex assessora al sociale posso dirvi che per molti, moltissimi, ha rappresentato una boccata d’ossigeno che era fondamentale.
Ha delle storture? Correggiamole, incentiviamo i controlli, ma non facciamo come sempre in questo paese, dove ogni cosa comincia e poi mai nessuno se ne prende cura.
C’è una questione salariale? Apriamo tavoli con le parti, restituiamo ai sindacati la dignità che meritano e i sindacati mostrino di esserne all’altezza, evitando di fare il taxi temporaneo per questo o quell’altro personaggio (a Lucca ne sappiamo ben qualcosa).
Chiediamo a chi è più ricco di contribuire di più, curiamo educazione e salute.
Vi svelo un segreto: ci sono più persone nel paese che vivono di piccoli salari che persone ricchissime. Votano entrambe le categorie, le prime sono molti più voti delle seconde. Non è difficile da capire.
C’è una questione ambientale grave, che si sposa con la terribile piega individualista che ha preso la società, io faccio quello che mi pare e gli altri fanculo, che col COVID è esplosa, ma che c’era già prima. Chiariamo che a ogni livello, personale e collettivo, ci si salva tutti insieme. Solo tutti insieme.
I diritti civili sono messi in discussione? Difendiamoli a spada tratta, i cattolici avranno mal di pancia, ma chi si fa venire i mal di pancia sui diritti se lo merita.
E a sinistra del PD che devo dire, io che ci vivo? Che o si trova il verso di stare insieme o siamo perduti, che trovo vergognosi i mille distinguo sul sesso degli angeli, spesso tirati fuori da chi ha magari una storia sicuramente più a destra della mia e adesso fa la rivoluzione col culo degli altri.
Ognuno lasci a casa il proprio grondante ego, si metta in tasca un po’ di razionalità e esca: ogni 2% faccia riunioni con chi ha il 3, che quelle cifre lì non cambiano il mondo, neanche se ci fanno sentire più ganzi al bar di facebook o di paese.
Si cerchi una persona pulita e brava, non le si rompalcazz fin dal primo giorno con i dai retta a me che ho fatto il 68, chi ha fatto il 68 adesso si riposi un attimino, dia una mano, ma non lezioni, che quelle ce le hanno già date per decenni.
Faccio un nome, Elly.
E un cognome, Schlein.
Faccio mie le sue idee e i suoi modi, non lo so se vorrà dare una mano a questo paese e alla sua democrazia, ma se abbiamo una speranza è per le donne e gli uomini come lei, tentiamola, per favore, non apriamo l’ombrellino, che io, Giorgia, non la voglio.