ANPI bella e necessaria

Mi piace rinnovare d’aprile, la tessera dell’ANPI.

Mi piace perché la resistenza è necessaria, di questi tempi sempre di più.

Mi piace perché i fiori d’aprile ci raccontano che anche nelle notti più buie occorre seminare.

Perché la primavera arriva, i semi nascono, le piante fioriscono, la giustizia avanza, sempre.

Anche se si tenta di ridurla al silenzio, di censurarla, di  nasconderla.

Perché si può calpestare un fiore, ma non un prato, non cento prati, non mille prati.

La nazione, le nazioni, il mondo, sono al buio.

Un buio che sembra appena cominciato, e per questo più lungo dell’ immaginabile, più spaventoso, più scorante.

Per questo chiunque può, semini.

Chi può non taccia.

Chi può parli.

Chi può tenga in alto il suo fiore.

Perché davanti alla barbarie che avanza senza sosta l’unica speranza è nella collettività delle persone, nel creare uno, cento, mille campi, di modo che le scarpe zozze e pesanti del fascismo trovino sempre più fiori di quanti siano capaci di calpestare.

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