Wetter Hamburg

Mi ha scritto una mia amica.

Una ex collega, turca, una manager capace e intelligente.

Ha lasciato Istanbul e vive in Germania, ci sentimmo velocemente la notte del colpo di stato in Turchia, le chiesi come stava, mi rispose che non aveva modo di scrivermi molto.

Ne fui molto preoccupata.

Adesso l’ho risentita, sono felice di saperla sulla mia Elba, la sento più vicina, la immagino più serena.

Ed è una grande tristezza.

Perché di Istanbul ricordo la struggente bellezza, le attenzioni gentili di driver Halil, e le sue assurde canzoni, ricordo i canti, i profumi, le luci, il bazar, la grande moschea, le strade strette, il vento, il Marmara Denise, il mare di Marmara, studiato alle elementari e toccato con emozione.

Il mondo è diventato più brutto in vent’anni.

Nazionalismi, fascismi, piccoli e grandi dittatori.

E le persone intelligenti e brillanti che vivono dove possono, dove trovano, dove sperano di essere, finalmente, sereni.

Spero di abbracciarla presto, qui, o lì, e penserò a lei quando domattina metterò una goccia sul suo profumo al mandarino, che mi regalò un pomeriggio dopo un’ispezione andata bene con i giapponesi.

Perché in effetti è buffo a pensarlo, ma sì, sono stata a Istanbul, a gestire dei giapponesi, con un’amica turca che adesso vive in Germania.

Quando il mondo sembrava un bel posto dove stare.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento