preparo l’ennesima felice valigia.
parto, tre giorni a copenhagen, per lavoro, il tempo di tornare e di dormire mercoledì sera e poi via di nuovo alla volta di londra, regalo di natale di HDC da scartare il 25 aprile.
ho preparato una valigia piccolina, calzini caldi (la mia spia a cope mi ha detto che fa ancora freschino), vestiti comodi, spazzolino da denti, dentifricio e poco altro.
di sicuro ci metto la voglia di scappare. la voglia di scoprire se da qualche altra parte esiste un nido possibile, un rifugio, un nascondersi alla realtà tremenda di questi giorni.
ma ci metto anche la voglia di tornare, di tornare e di camminare, di fondare qualcosa, di metterci la faccia, io, che da quando sono tornata la faccia la infilo sotto la sabbia del poco tempo a disposizione, io che non entro in una sede di partito da quando quel partito non l’ho più.
io che adesso ho voglia di costruire qualcosa di nuovo, di diverso e di migliore.
forse è come quando a dicembre si arriva al giorno più corto e si è felici perché dal giorno dopo si vedono già allungare le linee dei giorni anche se del passo di una formica.
e li inizio a vedere già questi passi di formica, questa gente intorno a me che bisbiglia di sinistra, che si mette a leggere i giornali, che ha voglia di trovarsi e di ripartire.
io quando torno ricomincio.
Buon viaggio! :)
Buon viaggio! Ci sono posti peggiori dove andare per lavoro ;-) (io tra due settimane a Indianapolis, per esempio)
Mi fa piacere che tu abbia tutta questa voglia, io invece quando torno (ma anche prima) smetto. Come dici? Che già facevo poco o nulla? Hai ragione, beh da adesso farò anche meno.
—Alex
ehehehehe fondiamo il partito dei fancaxxisti?
Dai! :-)
buon viaggio in due paesi civili
Buon viaggio! Vorrei partire anche io per un viaggetto…..
Cara Luci, parto anch’io, per Stromboli, per prendere il fiato qualche giorno. Però da un po’ mi gira nella testa che tu saresti una della persone che vedrei bene per cominciare a ragionare di politica, quella vera, quella per e con le persone. Tu pensi e pensi bene, parli e parli bene, scrivi e scrivi bene. Le idee sono ancora confuse, ma ci sono. Cominciamo qualcosa.
A presto.
sono tutte qualità che il Italia , per fare politica sono un handicap
Finalmente un po’ di spirito positivo e costruttivo!!! Ne ho piene le scatole dei commenti di amici e conoscenti che vogliono “andare a vivere all’estero” o “partire per non tornare più”. Mi viene da dire “perchè non lo fai?” almeno chi resta (si spera) è perchè non vuole ancora rassegnarsi.
Grazie davvero, di questo c’è bisogno!
come ti capisco, quei commenti irritano anche me, e quanto è bella la Zuzzurlonia e come sono civili i Biringolesi e come sono democratici Supercazzoliani prematurati, avanti , valige di cartone e spago e andate , almeno si fa una selezione e qui resta chi ha le palle fisiche e/o metaforiche
Il problema è che magari tanti di quelli che “vorrebbero andare a vivere all’estero” non possono farlo tanto facilmente…
Io per esempio ho un “bagaglio” un po’ ingombrante: un padre di 80 anni…
Che dici, m’entrerà in valigia?
—Alex
Non ci credo neanche io che tutto sia sbagliato, penso che dovremmo proporre a amici e conoscenti un fare politica che parta dal quotidiano, che sia semplice da fare.
Penso ad esempio al prendersi cura dei beni comuni vicino a noi, una scuola, un parco…. Si puo’ partire anche dalle piccole cose