parigi

passeggio per strade acciottolate di sanpietrini smossi, il profumo del pane e dei croissants.

lungo il marciapiede un rivolo d’acqua pulisce la strada, misteri francesi.

svolto in rue saint denis, da tempo ci volevo tornare, a rivedere come la parigi bassa e quella alta si prendono per mano prima di les halles.

anche i muri scarabocchiati mi piacciono a parigi.

mi piace girare, col naso all’aria, perdermi, recuperare il fiume, che  in francia è femminile, quando è rivière, quando è Seine.

mi piace sentire il freddo della mattina su per il naso, mi piace  l’odore di freni della metropolitana, che non è vero che esiste solo a parigi, nossignori, esiste anche a bagni di lucca, sul curvone dove nel piazzale stoccano i tronchi d’albero della fabbrica di tannino.

mi piace fermarmi alle edicole e comprare l’impossibile che non avrò il tempo di leggere, solo per sentirmi a casa.

mi piacciono i leoni di pietra, le case con le finestre piccole in cima ai tetti, i tetti rotondi e rivestiti di ardesia, mi piacciono i vecchi che sembrano usciti da un disegno di goscinny, col cappottone, il naso a punta e lo sguardo supponente.

mi piacciono i platani, i fiorai, i ponti, di parigi.

mi piacciono i neri enormi, sull’autobus.

mi piacciono le ragazzine vestite con colori improbabili e con le ballerine ai piedi anche quando fa meno cinque, lo stecco nei capelli e il rossetto un po’ audace.

mi piace parigi.

ma sono qui, nel letto, col gatto, fra pochi minuti vado al lavoro.

oggi guardo easyjet.

 

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13 risposte a parigi

  1. AD Blues ha detto:

    Io che non ci sono mai stato (ad eccezione dell’aeroporto) devo rimediare assolutamente al più presto! (anche se non mi piacciono le ragazze che indossano le ballerine)

    —Alex

  2. crash ha detto:

    Parigi è una delle città più belle al mondo. Mi piacciono le strade, i giardini, i bistrot ed il quartiere latino dove ricaricare le batterie….

  3. marcoghibellino ha detto:

    mi piace Parigi, è l’unica delle grandi città che non mi terrorizza con il traffico, e c’è cribbio , i parigini guidano ..bhè..S.P.Q.P !! Mi piaceva ( molti anni fa ) girarla a piedi cercando le atmosfere alla Simenon, i bistrot con la zuppiera di uova sode sul banco , gli operai che giocano a biliardo , e , incredibilmente c’erano ancora e ci sono tuttora , va da se che adoravo i musei , lo sò è una droga, ma sopratutto mi piaceva parlare con i parigini nei bistrot di cui sopra. Ti guardano con un sorrisetto di superiorità e poi devi sedurli ; solo se ti accalori se percepiscono che sei ” vero” ti accettano e allora … madame ..un fin al’eau !

  4. formichina ha detto:

    ah ecco… mi stavo dicendo “ma guarda questa, viene a Parigi e non mi dice niente!”
    ti aspetto! baci

  5. tittisissa ha detto:

    Aahh! Paris…. Che sogno romantico! Prima o poi ci voglio andare a visitarla :-)

  6. pensierini ha detto:

    Ma come fai? Mi spieghi come cavolo fai, ad evocare tante atmosfere, tante impressioni, in mezza pagina, senza figure? Sei molto brava a scrivere, è da un po’ che non te lo dico e urge rimediare. ;-)

  7. laperfezionestanca ha detto:

    È straordinario come tu provi a far cuccia, a essere a casa in tutti i posti del mondo, il modo in cui trovi il conosciuto nell’ignoto. Proprio l’opposto di me, che mi spingo a sentirmi straniera nella mia città.

    • marcoghibellino ha detto:

      un luogo e/o gente conosciuta, a volte creano la necessità di fare un passo indietro, di allontanarsi, anche solo mentalmente, per mettere meglio a fuoco la visuale. Io credo che nulla sia , mai, abbastanza conosciuto da non riservare scoperte e sorprese , spesso serve solo cambiare angolo di visuale .

  8. donna allo specchio ha detto:

    parigi è una delle città che preferisco

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