Non c’è stato colloquio di lavoro nel quale non mi abbiano chiesto se avevo intenzione di avere figli.
Quando sono andata in maternità in azienda è successo di tutto.
Quando ci sono andate mie colleghe, è successo di tutto.
Quando dieci anni fa rincorrevamo il piccolo in giro per il mondo sulla nostra strada abbiamo incontrato medici in gamba e emeriti fascisti.
La strada dell’adozione è una via in salita impedita, ostacolata, incasinata, complicata, ormai quasi impossibile; in Italia da un concetto di biologia malato, all’estero dall’ utilizzo dei bambini come vera e propria arma diplomatica nei confronti delle coppie dei paesi.
Un mutuo costa lacrime e sangue.
Il lavoro viene sempre più precarizzato.
Esattamente come e dove dovrebbero nascere bambini?
Da ragazze e ragazzi che non sono in grado di mantenersi?
Da ragazze e ragazzi che non avranno mai la possibilità di comprare casa?
Da ragazze e ragazzi che diventeranno vecchi incapaci di riprodursi aspettando un contratto a tempo indeterminato?
Guardati da nonni sempre più anziani?
Senza asili?
In classi tagliate così tanto da ritrovarsi in caotici pollai?
E quando sono con qualche disabilità magari in classi separate?
Senza un sostegno adeguato, formato, pensato?
Hanno sbagliato a non farla parlare.
E lei quante cose sta sbagliando con i ragazzi?
*****************
Per sostenere questo blogghino