Printemps

Col compleanno del piccolo (devo iniziare a smettere di chiamarlo così… Ce la posso fare… Forse con l’ipnosi…) inizia la stagione delle stagioni.

Il sabato dell’anno.

L’estate è la domenica, ma la primavera è un bellissimo e lungo sabato, da godersi ogni giorno.

La primavera sono i calzini di filo di scozia e le prime bolle ai piedi.

La primavera è la pianta che credevi morta che rispunta.

La primavera sono le pratoline che punteggiano i campi.

La primavera è quando l’ora di cena ti coglie di sorpresa perché sembrava ancora presto.

La primavera è quando esci la mattina col giacchetto pesante e a mezzogiorno non sai dove ficcarlo.

La primavera è un fine settimana fuori, a prendere aria nuova.

La primavera sono i ragazzi a scuola che si infarfalliscono e ti devi arrabbiare e invece fanno infarfallire anche te.

La primavera è stare fuori, fuori, fuori, fuori.

In un prato.

In un bosco.

Sulla riva del mare.

Lungo il corso del fiume.

Fuori.

Che somiglia così tanto a fiori.

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2 risposte a Printemps

  1. marcoghibellino ha detto:

    ” La primavera è stare fuori, fuori, fuori, fuori.

    In un prato.

    In un bosco.

    Sulla riva del mare.

    Lungo il corso del fiume.

    Fuori. ”

    ^^

    Printemps

    Tendre, la jeune femme rousse,
    Que tant d’innocence émoustille,
    Dit à la blonde jeune fille
    Ces mots, tout bas, d’une voix douce :

    « Sève qui monte et fleur qui pousse,
    Ton enfance est une charmille :
    Laisse errer mes doigts dans la mousse
    Où le bouton de rose brille,

    Laisse-moi, parmi l’herbe claire,
    Boire les gouttes de rosée
    Dont la fleur tendre est arrosée, –

    « Afin que le plaisir, ma chère,
    Illumine ton front candide
    Comme l’aube l’azur timide. »

    Paul Verlaine.

    Printemps
    Victor Hugo

    Voici donc les longs jours, lumière, amour, délire !
    Voici le printemps ! mars, avril au doux sourire,
    Mai fleuri, juin brûlant, tous les beaux mois amis !
    Les peupliers, au bord des fleuves endormis,
    Se courbent mollement comme de grandes palmes ;
    L’oiseau palpite au fond des bois tièdes et calmes ;
    Il semble que tout rit, et que les arbres verts
    Sont joyeux d’être ensemble et se disent des vers.
    Le jour naît couronné d’une aube fraîche et tendre ;
    Le soir est plein d’amour ; la nuit, on croit entendre,
    A travers l’ombre immense et sous le ciel béni,
    Quelque chose d’heureux chanter dans l’infini.

    Claude Monet, Champs au Printemps, 1884

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