



Sono scappata di mattina presto per ritrovare le mie mura, prima di entrare a scuola.
Faceva freddo, ma ancora nessun scricchiolio di ghiaccio sotto le scarpe.
Le luci di novembre però erano tutte lì.
Perché novembre è un mese complicato, pieno di tristezza e grande pathos, la giornata finisce troppo presto, ma per consolarsi si veste da grande dama da sera, ricamata d’oro, di bronzo e di rame.
Mette tutti i gioielli che ha, fa risaltare la pelle bianca come una nuvola e gli occhi colore del cielo.
Novembre è una donna del nord più profondo, è un albero che prima di spogliarsi ti distrae affinché tu non veda, è il cielo di azzurro commovente, è la luce che diventa miele.
Novembre è un mese senza cuore, che ti lascia, senza possibilità di reagire, che ti molla lì, quasi chiedendoti di aspettare, a una panchina, il lontano ritorno del sole.
Grazie per queste immagini! Ho passeggiato qualche volta sulle mura di Lucca, ma sempre in primavera o estate e questi colori bellissimi non li avevo mai visti.