Un disastro

Già da un giorno e mezzo bruciano i boschi qua vicino.

Un disastro senza precedenti a mia (piccola) memoria.

Massarosa, Pieve a Elici, Fibbialla, e molti altri luoghi del cuore.

A Pieve a Elici andavo in pellegrinaggio per riempire gli occhi di bellezza prima di riprendere un aereo.

Massarosa è casa, a poche curve da Farneta, Fibbialla è casa di amici cari.

C’è un pensiero che non mi abbandona.

Tutto questo finirà, fra cinquanta anni il bosco sarà di nuovo bello come adesso, le ceneri, i carboni, gli scheletri anneriti faranno compagnia a questa generazione, ma poi saranno sostituiti da nuove piante, nuova vita.

Non sarà il bosco a pagare per questo scempio.

Saremo noi.

Che lo vedremo così, orribile, vuoto, apparentemente morto, ancora per molto tempo.

Noi avremo davanti agli occhi il senso di morte e di devastazione provocato.

Il bosco grazie al cielo se ne frega.

Il bosco tornerà, e farà benevola compagnia a uomini e donne che sapranno meritarselo più di noi.

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