Elenco di cose che non avevo capito avresti fatto.
Il giorno che per la prima volta ti vidi ciucciare da una cannuccia mi misi a piangere di gioia e ti feci un video col cellulare.
Avevi poco più di un anno, la prima mattina che riuscisti a tenere il biberon con le tue mani.
Chiamai babbo, per farglielo vedere.
Era la stessa vacanza nella quale imparasti a camminare.
Non ti è mai riuscito di andare a tempo con il resto dei bambini.
Troppo indietro.
Troppo avanti.
Forse troppo altrove.
Ricordo la volta che sei sceso dal passeggino, dicendo che non ci saresti più salito.
E così è stato.
Fu lo stesso mese che togliemmo il pannolone e che smettesti definitivamente di dormire il pomeriggio.
Togliesti il pannolone e imparasti a usare maschera e boccaglio.
Cose un po’ diverse.
Per quella tua caratteristica detta sopra.
Non sei mai stato lineare.
Sei sempre stato tu.
E nessuno come te.
La bicicletta è sempre stata una roba complicata.
Quello, e dormire senza mostri.
Come se quello che ero io bambina fosse entrato anche sotto la tua pelle.
Due anni fa hai iniziato a leggere.
Non hai mai più smesso.
Non ti piace correre.
Ancora non mangi quasi mai, quasi nulla.
Eppure cresci, chissà come.
Usi parole come variegate, balenare, giudiziario, e non so mai se fingi.
Sei il mio piccolo alieno.
Che non sapeva stare seduto o mangiare una mela o bere dal biberon.
Ma che ha cercato, senza tregua, altre strade.
E in queste sere di primavera, che mi arrivi in casa sudato e sporco di bicicletta, e parli senza smettere e mi guardi con due fanali pieni del mondo che hanno visto, io sono così fiera di te che avrei voglia di tenerti in braccio fino al giorno dopo.
Lui è straordinario e tu sei innamorata ❤️
^^
https://i.giphy.com/media/krkrHAEodHgzP72rTI/giphy.webp