
(piccolo delirio serale)
Mi sono girata ed erano lì.
Le lampade di casa e la Luna.
Dentro la stessa finestra.
Eppure così lontane fra loro.
Il lampadario alle mie spalle, la stella alla finestra, la Luna in cielo.
Eppure insieme.
Così simili, e diverse.
Un giorno una bimba di prima mi fece capire che per lei il cielo era “cielo” e le nuvole, il Sole, la Luna, ne facevano parte allo stesso modo.
Davvero nella sua mente le nuvole “coprivano il Sole” e Sole e Luna erano nello stesso piano, divisi soltanto da giorno e notte.
Mi colpì così tanto quella ingenuità intrisa di robusta ignoranza, sulla quale io avevo l’indubbio compito di lavorare.
Un cielo da disegno di bambino, dove il Sole sorride e la Luna fuma la pipa.
Un cielo tutto insieme, il vicinissimo e il lontanissimo, a raccontare le stesse storie.
E guardando la Luna e le lampade di casa mi sono divertita a pensare che c’ero anche io, nello stesso cielo, sospesa come loro, un altro punto ancora, vicino o lontano dipendente solo dai punti di vista.