12/03/2020
quarto giorno, quarto libro, un ragazzino che ho amato tanto
Eccoci!
Stamani vi propongo le avventure di un ragazzino un po’ più piccolo di voi, ma che un po’ vi assomiglia, perché assomiglia anche a me.
No, non è Pinocchio.
Si chiama Tom, Tom Sawyer.
E non ditemi che l’avete già letto. Se lo avete fatto rileggetelo, leggerlo alle medie o alle elementari non conta, va riletto, va riletto da “quasigrandi” come siete voi, o da vecchi come sono io, va riletto ogni volta che c’è bisogno.
Per ricordarsi che si può e si deve scappare dagli impegni (oddio cosa sto scrivendo!) che si può e si deve scappare dalle zie arcigne, che si può e si deve essere leali con gli amici, con gli
amici veri.
Che si può e si deve essere adolescenti, con tutto quello che ne consegue, innamorarsi, camminare a piedi scalzi, inventare balle, azzuffarsi, cercare e trovare tesori.
Perché ricordatevi sempre, che c’è un tesoro nascosto in ogni dove (ma questa non è una citazione da Tom Sawyer).
Titolo: Le avventure di Tom Sawyer
Autore: Mark Twain
Di che parla: parla di ragazzini, nell’America degli stati del sud, lungo il Missisippi, con cancelli da dipingere, mele da mangiare, amici del cuore con i quali vivere incredibili avventure, zie Polly dalla quali fuggire.
Perché leggerlo: uno, perché Twain è un maledetto genio. Due perché sentirete il caldo, vedrete le strade polverose del paese, i freschi boschi, le rive del fiume. E sarete lì, con Tom, a sperare che gli vada tutto bene.
Dove si trova: anche in questo caso ho tentato di scegliere un libro che con ogni probabilità avete in casa. In ogni caso, siccome è fuori copyright, si può scaricare sia il pdf che l’ebook
al link:
https://onemorelibrary.com/index.php/it/libri/letteratura/book/letteraturanordamericana278/leavventureditomsawyer1567
Domanda che tanto lo so che me la fate: c’è il film? ce ne sono sì, l’ultimo è del 2011, non l’ho mai visto, magari in questi giorni lo guardo.
Citazione bella dal libro: “Wllie Mufferson accompagnava invariabilmente sua madre in chiesa, ed era l’orgoglio di tutte le matrone, i ragazzi lo odiavano dal primo all’ultimo da tanto era perfetto, e anche perché era stato troppo “rinfacciato” a tutti.
Il fazzoletto bianco gli sporgeva dalla tasca posteriore dei calzoni, come sempre la domenica… accidentalmente. Tom non possedeva alcun fazzoletto e considerava snob i ragazzi che lo
avevano”