Con l’autunno si ingialliscono le foglie, le giornate si accorciano e al piccolo sale la temperatura.
Ce ne accorgiamo dalle mani marmate e l’indole docile, ti guarda come se improvvisamente fosse diventato un bimbo buono e mormora: ti posso venire in braccio?
Quando fa così siamo in zona 39°C: sotto 38.5°C ancora salta su un piede solo.
Così i fine settimana in cattività diventano di grandi e lunghissime letture, giochi da tavolo, torte cotte sul fornello (da nonna ida non c’è il forno) e caccia al gatto.
Tutto si allunga, si dilata e rallenta, si misura la giornata col termometro, invece dell’orologio, si aspettano le visite delle nonne e si ritorna tutti un po’ piccoli, coccoloni, a giocare sul tavolo di cucina sotto al neon bianco d’ordinanza.
E noi grandi impariamo a stare al passo di piedi piccoli e impantofolati, ci prendiamo il tempo di raccontare e ascoltare storie, attività assolutamente privilegiata del piccolo, accendiamo la stufa e facciamo un tè.
Oggi è il mio giorno libero, lo passerò in compagnia di un bimbo col pigiama che mi gira dietro con una pila di librini.
Ma povero bimbo!
Un bacio ed un augurio di guarigione veloce!
—-Alex
Questa immagine del bambino che circola con una pila di librini mi scioglie.