Pesciolino

Fine settimana paradisiaco per il piccolo: al mare con un bimbo di poco più grande.

Tuffi, scogli, sabbia, grandi progressi.

Alla boa senza braccioli, la focaccia con la mortadella, un sorso di cocacola.

Non sapevo che potesse fare tutte queste cose.

Quante volte ormai mi è capitato.

Quante volte mi capiterà.

Ricordo ancora la prima volta.

A casa di un amico con tre figli, esperto della materia.

Aveva chiuso il palato da poco, ma io facevo fatica a staccarmi dalle mie sicurezze e continuavo a proporgli insulse brodaglie imboccato da me.

Lui se lo mise accanto, gli mise davanti una fetta di pane e vicino un pezzetto di salame.

Lo guardai con tenerezza.

Non può farcela. Lui è abituato ai suoi figli “normali”, ma il piccolo è diverso…

Pensai.

Prese il pane con due mani e lo divorò, agguantò il salame, se lo ficcò in bocca e sorrise felice.

Io quel giorno capì tante cose.

Tante cose che non smetto di imparare.

Che sa stare sul marciapiede senza che lo tenga prigioniero per mano.

Che sa mangiare (come un maiale) un cono gelato da solo.

Che nuota senza braccioli.

Che si difende nella lotta.

Che sa mordere una focaccia senza avere gli incisivi (come faccia non lo so, ma lo fa).

Che si sa raccontare una storia da solo mentre viaggiamo in macchina.

Che cresce, cambia, vola, fa da sé.

E io sarò necessaria su piani ogni giorno diversi, mai scontati, mai i medesimi.

Aiuto.