Faccio parte di un gruppo on line dove i genitori di bimbi con la labiopalatoschisi si raccontano.
A noi aiutò molto all’inizio, vengono messe le foto dei bambini prima e dopo l’intervento (è un gruppo riservato), vengono raccontate ansie, gioie, dolori, dubbi.
Stamani una mamma ha raccontato di piangere di notte, perché i bulli a scuola prendono in giro suo figlio, per l’aspetto strano che ha.
Diversamente da quello che molti si immaginano, i bimbi con la lbs non hanno la bocca storta e forti cicatrici, ormai la chirurgia estetica fa davvero miracoli.
In realtà, quello che continua a sembrare strano, innaturale a volte, comunque fuori standard è il naso.
Il piccolo in particolare non aveva quasi setto nasale, per cui gli hanno veramente fatto un capolavoro per costruirgli un nasino che assomigliasse a un naso vero, ma è evidente che la strada è ancora lunga e che ci sarà da ritornarci sopra, così come per le gengive e i denti anteriori che, ahimè, stanno latitando.
Il risultato è che molti pensano sia andino, messicano, marziano, e anche i bambini adesso iniziano a chiedergli dove sia nato, perché ha davvero un aspetto peculiare (secondo me bellissimo, ovvio, è il mio scarrafone…).
Ho cercato di trovare le parole per consolare quella mamma sconosciuta, preoccupata delle scuole medie, dei bulli e dell’idea che suo figlio può avere di se stesso, ho cercato di trovare le parole raccontandole di me.
Anche io sono cresciuta con uno strano naso in mezzo alla faccia.
Anche io pensavo che quel naso fosse il centro del mondo, il meridiano zero e l’equatore in un solo viso, anche io pensavo che quel naso raccontasse tutta me stessa, mi racchiudesse e mi descrivesse.
Vedevo solo lui.
E come potevo chiedere agli altri di guardare qualcos’altro?
Ho smesso (quasi) crescendo, invecchiando, amando, essendo amata, e aggiungendo ogni volta un pezzo al mio naso di parti di me.
Come un albero di Natale ci ho aggiunto gli occhi, il sorriso, la fronte, i capelli.
Le orecchie, il collo e le spalle.
Le tette, oh, le tette!
E poi la pancia, i fianchi, la schiena, il culo, le gambe e i piedoni.
Tutto attaccato al naso.
Poi, un giorno, quell’ insieme di pezzi sono diventati me.
Caro bimbo sconosciuto, tu non sei il tuo naso, sei un universo di cose bellissime delle quelli essere fiero.
E ti rivelo un segreto: un giorno, sarai fiero anche del naso, perché sarà un pezzo di te.
cioè se Hdc fosse Cyrano … scriverebbe
si potria dire mio amore,
che se tu facessi la plastica al naso
altereresti l’asse terrestre
poetico e planetologo UU
( che poi, anchio quanto a naso …dantesco)
Che fortunata che sei, ad essere fiera di te stessa. Mai provata quella sensazione. Quasi mai, diciamo, l’ultima volta molto tempo fa.
Lucia che bel post!! mi hai fatto venire i lacrimoni!! nel mio caso è la pancetta, che senno sarei pure abbastanza normale di corporatura, pero riesco nonostante tutto a essere fiera di me stessa anche perchè me ne infischio e mi trovo altre qualità fisiche
applausi scroscianti!!!!
bel post, mi è piaciuto tanto
il naso?…..Quale naso…..ci avrò fatto l’abitudine…..
aaahh ma quella cosa che arriva sempre prima di te….
CHE STRONZO che sono, ma lo sai che ti voglio bene e per farti capire quanto… dalla punta del naso alla fine!!!
baci baci baci
io mi consolo pensando che c’è chi stà messo peggio ^___^
https://www.avvenire.it/c/2017/PublishingImages/47ed49ffc058409cb08d235ddfc39cc3/Carlo-delle-Piane.jpg?width=1024
che poi… ha vari usi, per esempio portaerei