Sì, ho messo una maglietta rossa.
Me l’ha prestata mio marito, perché a me il rosso piace ma mi imbarazza, di solito mi piace vestirmi che mi si veda il meno possibile.
E l’ho messa invece.
L’ho messa per farmi vedere.
Mi sono anche fatta la foto e l’ho messa sui social.
Senza culo di gallina eh.
Ma l’ho fatto.
E l’ho fatto perché ora basta.
Perché l’aggettivo buonista fa schifo.
E fa schifo chi lo usa.
Perché se devo scegliere, preferisco essere buona, a essere cattiva.
Quindi non vedo cosa ci sia di male.
Perché stanno cercando di sbranare il cuore della gente, e ci stanno riuscendo.
Perché se metti una maglietta dai fastidio.
E allora forse davvero va messa quella maglietta.
Come tanti anni fa, quando tutto sembrava perduto, le torri gemelle crollate e alle finestre della gente fiorirono bandiere sotto ai gerani.
Non c’era Facebook.
Non tutti avevano la visibilità immediata delle proprie scorregge.
Ma girare per la mia città, alzare gli occhi e pensare ecco, lì abita una bella persona era una piccola carezza dell’anima quando tutto pareva perduto.
Mi rendo conto che adesso la cosa gli assomiglia.
Le bacheche con le maglie rosse sorridenti e le bacheche dei benaltristi, le bacheche di chi prova a ragionare, capire, e quelle che manifestano la pochezza dei loro contenuti.
È di nuovo come camminare per strada ma le pareti e i muri non ci sono.
Vedi quello che cucina, quello che legge un libro e quello sul vaso che fa la cacca.
… vedi mentre si spoglia per andare a letto, mentre si veste dopo la doccia, ascolti i discorsi col marito o la moglie o il figlio. Controlli quello che pensa e quello che fa. Che schifezza, però.
Sì, è proprio il momento di mettersela, quella maglietta.
—Alex
P.S. Come dicevo, per evitare di essere monitorata ho smesso di andare sui social. Facebook e twitter non mi incastrano più, perché, se ci vai, un like ti scappa sempre e sei subito catalogata :-(
SI !!!!
shoot the Klanners
comunque …. OT :
la maledizione della settima luna =.=
4 nov 2017 batteria morta
batteria nuova 60€
primi di maggio 2018 batteria morta
compro batteria usata 10
metà giugno batteria morta
la porto dal meccanico che non ci capisce nulla e la ri carica
7 gg dopo morta ancora
compro batteria nuova 60 e da elettrauto finalmente risolto 120
….
20 minuti fa mentre guido
BAMMM! bladadbladabladablangblang
marmitta spezzata in due e pendente
la lego conu uno spago e eccomi qui
domani da meccanico
è perché sei un ateo miscredente! pentiti, peccatore! ;-)
ahahaha
Sciarra Sciarra Sciarra!
Colonna Colonna Colonna !
FIIIIIIIII Booommm !
UU mio eroe…
„Degni del Parlamento Italiano e del Ministero Cairoli, sarebbero i tre atti seguenti: 1° La nazione armata; 2° La tassa unica; 3° I preti alla vanga.“
„I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe.“
„In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare.“
„I preti nell’Umanità rappresentano il vero pomo di discordia, ed impediscono colle loro menzogne, che il cattolico possa avvicinarsi al protestante, il turco al cristiano, e così di seguito.
„I preti colle loro imposture dominano le classi povere ed ignoranti, massime nelle campagne — a quelle essi facciatamente promettono il Paradiso — e molti di loro hanno anche l’abilità di farsi credere buoni a forza d’ipocrisia.“Il Prete; p. 891
„Il credito, il potere dei preti, sono sempre in ragione diretta dell’ignoranza dei popoli. In ogni tempo i preti furono d’accordo coi potenti, poiché vivendo del sudore del popolo, come i potenti essi fecero causa comune con loro.“Il Prete; p. 888
( et dulcis in fundo)
„Io son fatto per romper i coglioni a mezza umanità, e l’ho giurato; sì! Ho giurato per Cristo! Di consacrar la mia vita all’altrui perturbazione, e già qualcosa ho conseguito, ed è nulla a paragon di ciò che spero, se mi lasciano fare, o se non possono impedirmi il farlo.“
Giuseppe Garibaldi