Ogni scarrafone…

Il piccolo cresce e ogni volta che dice una cosa a me pare un genio.

Però mi fa ridere.

Un sacco.

Si fa che Sara era Clara, io ero Heidi, babbo era Peter e Pape era il nonno di Heidi?

Ok! Ma io allora chi ero?

La capretta!

Al cameriere che gli ha chiesto quanti anni avesse:

Tre! Sono grande! Ho imparato a fare la pipì e la cacca nel water, quando mi scappa lo dico subito!

Come ogni bimbo che si rispetti considera il mondo un luogo bellissimo, gli adulti esseri di cui fidarsi e ai quali voler bene, gli altri bimbi sono un infinito serbatoio di giochi e di cose da fare insieme.

Sta bene con se stesso ma ama la compagnia, riflette sulle cose e chiede sempre quando non capisce, non si accontenta di spiegazioni superficiali, affrettate, buttate lì.

Lui ti vuole tutto.

Ed è bellissimo.

Ama i libri, ama i sassi, ama gli animali tutti, ama darti la mano e ama camminare da solo.

Si diverte agli scherzi, ride dei suoi errori, e ride anche dei miei.

Per lui vorrei un mondo che gli assomigliasse, un mondo senza recinti come il suo sguardo, un mondo allegro come la sua risata, un mondo grande come il suo cuore.

Invece mi pare che stia diventando un mondo di vecchi inaciditi, aridi, cattivi.

Ma se non si arrende lui, non vedo perché dovrei farlo io.