Putipù? Perepè?

Stasera trascorsa con cari amici francesi e i loro figli e i loro nipoti.

Praticamente bimbi francesi di tutte le taglie e di tutti i modelli.

Il piccolo impegnato a farsi capire e a chiedere a ognuno di giocare.

Putipù? Perepè? Cuccuccù?

Tesoro, che fai?

Parlo francese!

A caso?

No, qui!

Dovremmo mettere in ogni scuola due ore la settimana obbligatorie di bambino.

Così, per ricordare a tutti cosa vuol dire provarci, tentare, non arrendersi mai, volere, con tutte le forze, parlare con gli altri, dialogare, giocare.

E alla fine ce l’ha fatta.

A suon di putipù, di perepè e frufrufrù, alla fine giocavano nel prato leccato dal sole della sera, profumato dei lillà fioriti con grazia, a rincorrersi e a ridere come matti.

E viene da pensare che è vero che le parole sono importanti, importantissime.

Ma le parole perdono o acquistano significato a seconda dell’entusiasmo che si mette nel dirle, a seconda della voglia che si ha di farci capire, comprendere, conoscere.

Felice putipù a tutti e buona perepè!

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3 risposte a Putipù? Perepè?

  1. donna allo specchio ha detto:

    Buona perepé anche a te!! mi hai fatto talmente ridere che questo post lo faro leggere al mio compagno francese che a forza di vivere com me parla un perfetto italiano, insegnatogli da mia madre spagnolo-romana. Inoltre lui s’interessa ai suoni e lo incuriosirà pensare a come i suoni francesi vengono percepiti da un bimbo italo-arméno.
    Lo faro leggere anche a mia madre che da sempre è d’accordo sulle due ore di bambino al giorno.A lei che adora i bimbi la galvanizzano …,

  2. marcoghibellino ha detto:

    al mare , molti anni fa ( davvero molti avrò avuto 10-11 anni ) a Cecina ,avevo fatto amicizia con i figli ( coetanei)di un ufficiale americano in vacanza anche lui con la famiglia , bellissima famiglia nera , quei due bambini erano irrefrenabili , non c’era verso quei neri erano più veloci più resistenti più agili… 6 anni dopo negli spogliatoi , dopo una partita di pallanuoto con una squadra di una high scool statunitense ( tutte le estati a Cortona c’è una specie di gemellaggio con scuole o università americane ) nelle docce , avemmo un altro duro colpo al morale vedendo come quei ragazzi erano più …. =.= anche in altri campi

  3. AD Blues ha detto:

    Sono qui al Camp dove stanno giocando assieme bimbi da Italia, Iraq, Giordania e Marocco eppure vedo che si capiscono alla perfezione!

    —-Alex

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