Domenica di mare.
Con Cari Amici.
E il piccolo che non credeva ai suoi occhi, ai suoi piedi, alle sue mani, a ogni suo senso.
Il sorriso fermato solo dalle orecchie.
E anche io.
Coi piedi nell’acqua respiravo come i pesci.
Piano piano si asciuga la muffa dei troppi giorni di pioggia.
Si puliscono gli occhi con un fazzoletto color cielo.
Aspettando di pettinare i capelli col sale, di indugiare sulla spiaggia la sera, di tornare a casa con la pelle ristretta e sottile.
Aspettando l’odore della pineta, il canto delle cicale, la sabbia calda sotto i piedi.
Aspettando la vita brada delle vacanze, le ciabatte, il costume asciugato addosso, il libro con le orecchie agli spigoli delle pagine.
Il cocomero.
Il traghetto.
Il vento odoroso.
L’elicriso giallo che profuma di volo di gabbiano.
Il paesino.
Il pitosforo.
I pensieri leggeri.
Il mare.
ciao, Luci.
mi vien da piangere. penso a tutte le volte che ti ho letto. e adesso non dovrei più farlo. e al peso sul cuore che ho, non solo io. mi vien da piangere.
cara pensierini, ti capisco, i post di luci mi fanno lo stesso effetto, (meno male che c’è marco col suo senso dell’umorismo a farmi venire un po di grinta, un abbraccio,
preciso il mio pensiero :la nostra lucettina è poesia allo stato puro pero ogni tanto un po di sano cinismo ci vuole, senno si soccombe. Per esempio, come si fa a superare i 5s, lega e Berlusconi? Santo ghibellino aiutaci tu ;) !!!
non ho mica capito… perché non puoi più leggere? mi dispiace se stai male, un abbraccio!
è passata, grazie :-*