Ho una piccola piantagione esotica sul davanzale di cucina.
Due semi di avocado dormono in attesa di rompere il guscio come piccoli di drago.
Uno di mango sta invece facendo capolino.
Mi piace sognare una foresta esotica, dove tendere l’amaca, come avrebbe fatto il colonnello aureliano buendìa, tra alberi lussureggianti di frutti verdi e rossastri, caldi di sole e bagnati di pioggia tropicale, dove le orchidee possano crescere e prosperare, dove le felci creino capanne inestricabili.
Mi piace sognare la mattina che entrerò in cucina e preparerò lo yogurt per la colazione staccando il mango più grosso e profumato, saluterò il tucano dal grosso becco e sentirò il profumo umido della foresta.
Una foresta tutta per me, calda e fitta di giochi di luce e di alberi che nascondono il cielo.
Scimmie dalla lunga coda, pappagalli colorati, fiori di ibiscus e di gelsomino.
Poi apro gli occhi, le orchidee sul congelatore hanno qualche nuovo fusto fiorito, i pothos hanno bisogno di un pochino d’acqua e i miei semi ancora non si sono mossi.
Ma la foresta è uno stato mentale e la mia ancora non se ne è andata dal cuore.
( Henri – il doganiere- Rousseau Il sogno )
bellissimo!!
Il tuo stato mentale è talmente differente dal mio che leggerti ogni mattina è una sorpresa strabiliante. :-)
verissimo
Due semi di avvocato? Alberi lussureggiante? Il mamgo più grosso?
:D :D :D
invoco la comprensione del dio dei correttori automatici…
Non so il dio, ma il correttore ancora non ha compreso che è avocado, non avogado. :D
Ahahah! No, quella sono io!
1) semi di avvocato : si sono infestanti
2) mamgo : crasi tra mango e mambo, stante l’argomento esotico ci stà