Bella!

“Bella!”

Cosi mi ha detto mentre mi mandava un bacio con la mano.

Ho sorriso, imbarazzata, e lui allora ha insistito.

“Bella, bellissima!”

E un altro bacio da lontano.

Intanto la strada si tingeva del giallo tramonto quasi settembrino, le macchine scorrevano lente e io, in coda, ascoltavo una vecchia canzone popolare alla radio.

Avvicinandosi mi ha sorriso, portando di lato alla strada la bici con la stanchezza della fine del giorno.

I capelli spettinati, tinti dal sole, la pelle abbronzata delle braccia e delle gambe scoperte per il caldo.

I denti sparpagliati in bocca come una grandinata, lo sguardo scavato e perso di chi non trova se stesso da così tanto tempo da aver smesso di cercarsi.

Un matto.

Un matto che mi urla “Bella!” per strada mandandomi baci innamorati.

Che dio lo benedica!