Era stata una bellissima giornata

All’asilo era arrivato babbo natale. 

E il principe gli aveva fregato la campanella.

e poi i bimbi avevano ballato, corso, giocato, mangiato come porcelli, riso felici.

Erano caduti mille volte e mille volte si erano rialzati.

e poi siano usciti a cena fuori.

Io e il mio principe.

HDC via per lavoro. 

Al ristorante.

e ci eravamo divertiti. 

Per addormentarsi ci ha messo un sacco, per il troppo divertimento, per il troppo ridere, per la troppa gioia.

Mi ha parlato, nel suo lettino, in bimbinese per quasi un’ora, e io lo guardavo, felice e incredula che quella meraviglia fosse toccata proprio a me. 

Poi si è finalmente addormentato. 

E ha suonato il telefono. 

“Luci, ma hai sentito di Berlino?”

“Berlino cosa?”

“Un attentato, a Charlottenburg, al mercatino di natale”.

Berlino. 

Il mercatino. Il glühwein, i bambini che dormono nel passeggino come faceva lui. 

E tocca sentire le cazzate dei giornalisti. 

E tocca pensare stavolta potevamo davvero esserci noi. Poteva davvero esserci lui.

Ma a pensarci bene questo pianeta è troppo piccolo per sentirsi al sicuro. 

Potevamo essere siriani.

Potevamo essere berlinesi.

Potevamo essere a Nizza, a Gaza, a Tel Aviv, a Londra, a New York.

L’umanità è bestiale. Nessuno è al sicuro. Nessuno mai. Berlino è a un soffio dalle nostre case, dalle nostre vacanze, dalle nostre vite. 

Esattamente come ogni altra parte del mondo. 

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4 risposte a Era stata una bellissima giornata

  1. AD Blues ha detto:

    Io non riesco davvero a spiegarmi tutto questo odio alla cieca.

    —Alex

  2. Angela ha detto:

    Uno dei miei figli era stato in quel mercatino un’ ora prima per comprarmi Eislametta per l’ albero . Era affollato di gente allegra, bimbi vivaci. Non ci sono più parole.

  3. nonsonosola63 ha detto:

    … terribile.

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