e infine arrivò la domenica sera, con le maglie sporche di moccio, l’acquaio pieno di tentativi falliti di “pasta in bianco”, fette di banana abbandonate, una decina di scatole diverse di medicine sul tavolo (tachipirina in sciroppo, perché con la diarrea la supposta non funziona, tachipirina supposta perché quella in sciroppo non funziona se vomita, integratore antinausea allo zenzero, bustina reidratante e ricostituente, ibuprofene che non si sa mai, collirio perché si è pure beccato la congiuntivite, fermenti lattici, vitamine di ogni ordine e grado e compressa masticabile per prevenire il broncospasmo), cartuccere di pannolini pronte per cambiarlo al volo (domenica in giornata record del mondo: quindici pannolini entro le sette di sera), cesto della biancheria che più che una lavatrice ci sarebbe da chiamare l’esorciccio, giocattoli ovunque, un gatto nero psicotizzato, libri con animali, con macchine del cantiere, con insetti del bosco, le sue prime cento parole in tedesco,Popi la scimmia francese e pure Unser Sandmaenchen e giorgio curioso che ormai fanno coppia fissa.
fuori dalla finestra il mondo, dentro la finestra il virus gastrointestinale.
alla lavagnetta col gesso, HDC, stufo di disegnare gatti e maiali ha disegnato un diplodoco.
“che verso fa il diplodoco?”
…
“bravo! si sa na sega!”
ci guardiamo sfranti, il piccolo è stremato ma non siamo da meno.
“stasera toast?”
“sarà meglio…”
Mamma mia! :(
—Alex
poveri :-*
Poveri!
Ma ora io non voglio dire, e NON DIREI MAI, che e’ il primo di una lunga serie, intendiamoci…
…tanto sto virus gira… io gia’ lo sento avvicinarsi alle porte di casa mia!