…Cueillez dès aujourd’hui les roses de la vie.
(Pierre de Ronsard)
la morte di antonio possenti mi ha sorpreso e rattistato.
mille volte mi sono ripromessa di fermarlo per strada, per dirgli quanto l’amassi, quanto amassi i suoi colori, i suoi personaggi allucinati, i sogni, gli incubi, le visioni che da bambina mi terrorizzavano e da grande mi ammaliavano.
non l’ho mai fatto, per timidezza.
solo il principe, un giorno, sulle mura, attratto dalle ruote a motore della sua sedia a rotelle, aveva trovato il coraggio di chiamarlo con un gesto da bambino, sorridendogli come solo lui sa sorridere alla vita.
e al principe aveva risposto, l’uomo dalla barba bianca e gli occhi azzurri, con un sorriso gentile e io, terzo incomodo a farfugliare “buongiorno maestro” e a scappare, come davanti a un ragazzo di cui si è innamorati da tempo e che non si osa guardare.
e così da un giorno all’altro ho sempre rimandato l’incontro, ogni volta che lo vedevo sbucare da un vicolo lucchese, su quel trabiccolo a motore col nodoso bastone a portata di mano come una pistola, e non gli ho mai raccontato del darwin disegnato da lui che vive in camera mia.
ho aspettato e aspettato per cercare le parole, per trovarle e usarle, come colori sulla tela, affinché non sembrassi una pazza ammiratrice ma una colta e intelligentissima esperta della sua arte.
e così adesso ho aspettato troppo, possenti da ieri non c’è più e io, una volta ancora, devo ripetermi che le rose della vita vanno colte per tempo.
Quando un artista se ne va, restiamo tutti un po’ più poveri.
—Alex
Verissima, l’ultima frase, cara. Si diventa ogni giorno un po’ più grandi e saggi, eh? ;-)
è vero che bisogna cogliere l’attimo cara Lucy, ma un grande artista se ne va, perdiamo l’uomo ma non perdiamo MAI l’artista , il corpo degli Uomini Antonio Possenti e Sauro Cavallini è morto , è vero; ma Loro sono immortali e li ricorderemo come ricordiamo tanti altri prima di loro , Fidia Lisippo Prassitele ecc ecc