immaginate di essere in sudafrica durante l’apartheid.
e che in parlamento si decida per la sua abolizione.
immaginate di essere negli stati uniti durante la segregazione razziale.
e che in parlamento si decida per la sua fine e per l’inizio della stagione dei diritti civili.
come vedreste un appello alla “libertà di coscienza”?
esistono ancora valori veramente non negoziabili?
il rispetto per le minoranze, il diritto ad esprimere se stessi senza vergogna, senza doversi nascondere, limitare, senza dover soffrire…
davvero dipende dalla coscienza degli altri?
come mai?
per quale motivo una legge di civiltà dovrebbe essere sottoposta alla coscienza di qualcuno?
e soprattutto, che terribile coscienza dovrebbe avere questo qualcuno?
che odio miserabile per la vita dovrebbe covare, un individio la cui coscienza gli impedisse di votare una legge per dei diritti basilari di tutti?
la coscienza è quella voce interiore che dice all’uomo ciò che è bene e ciò che è male, l’abbiamo ereditata da quando eva e adamo mangiarono la mela capendo la differenza fra il bene e il male.
come può la coscienza essere un ostacolo alla vita civile, all’accoglienza, al rispetto?
si tratta forse di un’idea sbagliata di coscienza?
quanto costa la coscienza di questi signori?
facciamo una colletta, diamo loro quanto vogliono e poi chiediamo loro di farsi da parte.
nessun paese civile sa che farsene, di coscienze del genere.
quando qualcuno da la libertà di coscienza ad altri , io gli sparerei in fronte. La libertà di coscienza dovrebbe essere implicita data per scontata ; nessuno ” te la deve dare” se c’è bisogno di darla , permetterla graziosamente concederla significa che prima non c’era, che chi la concede , prima non la concedeva (BANG!) che potrebbe , in altri casi , non concederla
( BANG BANG!!) , che chi riceve questa gentile concessione prima non la usava e non era abituato ad usarla TATATATATATATATATATATATATATA!!!!!!!!!!!!!!!