il giovedì sera profuma di lunghe dormite, di piani per il fine settimana, di voglia di riposare e di staccare la mente dalla settimana piena di cose.
profuma di cena con gli amici, finita come deve essere sul tardi, a chiedersi come si farà l’indomani ad andare al lavoro e rispondendosi che domani, sissignori, domani è venerdì. e il venerdì in qualche modo passa, il venerdì in qualche modo passa sempre.
il giovedì sera profuma di spalti delle mura umidi di fossi e di erba e di mattoni.
profuma di sere lunghe, di tedeschi al pascolo, di cinesi al cellulare, di bimbi divertiti, di amaro del capo, di birra diaccia marmata.
il giovedì sera ci si sente quasi reduci, si vede la fine del tunnel e si immagina un venerdì da leoni.
il giovedì sera la gente cammina e parla fino a tardi e fa bene.
il giovedì sera io casco dal sonno.
Pure io!
—Alex