libri di carta e no

dal giorno del mio compleanno sono una felice utilizzatrice di ebook reader.

mi ha permesso di portarmi in vacanza un paio di libri che volevo finire, di scaricarne un terzo che non avrei trovato su un isola in mezzo al mare e di leggerlo ovunque, come un libro vero.

come un libro vero a volte ho perso il segno, bofonchiando come una locomotiva, come un libro vero non riuscivo a leggere se non c’era abbastanza luce.

ma un ebook reader non è un libro vero.

non profuma di carta e colla, non si sfoglia e non pesa, “la cultura deve un po’ pesare” dice il mio filosofo davanti a un bicchiere di vino assumendo un’aria seria da maestro deluso.

va ricaricato (l’ho tenuto in carica l’ultima volta due settimane fa, comunque), teme il caldo e se cade in terra si può rompere.

non ha bisogno di segnalibri, perché toccando l’angolo in cima dello schermo la pagina si piega e tiene il segno.

è in bianco e nero, sia le pagine della copertina e non permette di vedere tutte le costole in fila sullo scaffale come piace a me.

e allora?

allora ben vengano gli ebook reader, se mi permettono di leggere un libro che altrimenti non avrei letto.

e allora ben rimangano i libri di carta, con la loro silenziosa presenza, oggetto culto sia da aperto che da chiuso.

temere gli ebook reader sarebbe come pensare che il cinema sia il nemico dei teatri, che i dischi live svuotino gli stadi dei concerti e che gli mp3 siano la condanna della musica.

in realtà amo tutto quello che mi regala una possibilità in più.

l’importante, dei libri, sarebbe leggerli, di carta o di elettroni che siano.

 

 

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3 risposte a libri di carta e no

  1. donna allo specchio ha detto:

    io personalmente preferisco i libri virtuali e questo per due motivi. Detesto prestare libri, a meno che non sia all’interno del ristrettissimo nucleo familiare (il biondino e me): per esperienza personale un libro prestato è spesso un libro perso e sono molto attaccata alle cose, specie se sono MIE. I libri virtuali restano nel kindle e nessuno te li puo fregare. Inoltre, siccome leggo in 4 lingue ed il libro virtuale possede dei dizionari integrati, per me è molto più facile andare a cercare le parole che non capisco. Con i libri in versione cartacea dovrei alzarmi, andare a prendere il dizionario e il più delle volte sono troppo pigra o troppo concentrata nella lettura per interrompermi e farlo. Con quello virtuale basta un click.

  2. silvia ha detto:

    Io i libri li leggo molto sul telefonino: lo hai sempre con te quando fai la fila, quando aspetti l’autobus, a letto ecc.Posso leggere in ogni momento “di buco”.
    Certo si legge male al sole, non va bene in spiaggia, ma soprattutto puoi mettere,si, un segno, quando sai che lo vuoi mettere, ma se devi tornare indietro per rileggere qualcosa non previsto, con un libro con un suo “volume” più o meno ti regoli e te lo vai a cercare, col digitale è quasi impossibile!
    E poi il digitale non si può prestare!
    silvia

  3. donna allo specchio ha detto:

    P.S. il cinema per me è diverso dal teatro, non necessariamente nemico, ma opposto, tant’è vero che per esempio, quando Lars von trier nel suo film Dogville ha voluto fare una sceneggiatura talmente minimalista da sembrare teatrale a me, che odio il teatro ingenere e quello contemporaneo in particolare, non è piaciuto

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