ritorno così, ogni sera thelma mi lascia, e io dondolo da un sanpietrino al successivo per via fillungo.
ieri sera con la spesa, fatta di corsa prima di rientrare, sopravvivenza e coccole insieme: rigatoni e madeleines, pinolE sgusciate e verdure, del gorgonzola “puz de pe” come lo chiamava mio nonno e altro a fantasia.
un amico mi incontra, ridiamo insieme, mi prende la spesa e mi scorta fino a casa.
e mentre parliamo io comunque continuo a cercarti, sapendo che non ci sei, ma senza mai smettere.
non ho mai smesso, neanche un giorno e non smetterò mai.
ogni angolo, ogni strada, ogni persona che mi viene incontro viene scrutata, spiata, indagata per capire se sia con te, con te al posto mio.
otto anni sono tanti e insieme mi sono sembrati un giorno.
la collina dei ciliegi, la piscina, le sere a teatro e ai concerti, con te eppur da sola, le cose di tutti i giorni e quelle speciali. il fiume, i ponti, la pioggia e il sole.
eravamo io e te.
e non ti ho dimenticato.
ancora spero di incontrarti, anche se mi spaventa anche solo l’idea di vederti con qualcuno che non sono io.
che cosa potrei dire? che cosa potrei fare? se ti vedessi, se ti incontrassi con qualcuno.
forse dire “ridammi la mia bici, pezzo di mota!”
potrebbe andare?
“Pezzo di mota”???
Ma cosa è tutta questa violenza verbale?
Tsk tsk tsk … Non si fa così, no no… :(
Un calcio nei denti! Altroché ! :)
Una bella dose di violenza fisica per lo stronzo che ti ha rubato la bici!
—Alex
I grandi amori non si dimenticano. Mai.
Anche ad Alex Drastico rubarono la moto…