nova yorke, undici di mattina, in ufficio con una collega.
la porta si apre e entrano due signori di evidente origine sudamericana, un uomo e una donna, con un mega aspirapolvere e cenci per pulire.
non parlano inglese,ci dicono soltanto “out, clean, clean!”
la mia collega è stralunata, risponde loro in inglese che è l’orario sbagliato, che siamo al lavoro e che devono tornare dopo le cinque.
l’uomo rsponde in spagnolo che loro devono uscire alle quattro, e che mike ha detto loro pulire tutto.
ci guardiamo, non conosco nessun mike e neanche la collega. ci deve essere un errore, il palazzo dell’ufficio è condiviso fra varie aziende e verosimilmente c’è stato un errore di piani.
la collega glielo spiega in inglese.
il tipo risponde che non capisce.
la collega alza la voce.
io dico alla collega che non è sordo, è ispanico.
la collega alza le spalle.
ricordo dei tedeschi aver fatto lo stesso gesto, “qvuesto è zuo proplema, fraudelciaro!”
decido di lanciarmi.
parlo spagnolo. ah figurarsi. conosco tre parole, ma forse funzionano, “mi scusi, non conosciamo mike, noi stiamo lavorando, sarà un errore”.
i due signori mi guardano come una compaesana, lei sorride come una bambina e sembra felice, lui ritenta in inglese, lo capisco bene, perché è un inglese bastardo, identico quasi a quello di un italiano.
mi dicono che tornano a sentire mike, se non li vediamo più vuol dire che si erano sbagliati, intanto have a nice day.
have a nice day… anche lei, signor ispanico con la paletta in mano e la voglia di sopravvivere qui, in mezzo ai mike e alla gente che non capisce.
gli americani ti chiedono ogni secondo “how are you” ma poi mica stanno davvero a sentire la risposta…
Gli Yankee sono un grande popolo gentile ma questa gentilezza è purtroppo solo la conseguenza della formalità e non di un vero interesse per gli altri.
Strano perché nella loro lingua “I care” è più incisivo e potente dello stesso concetto espresso in qualsiasi altra lingua.
—Alex
PS = poi tra la gelida gentilezza formale ed il non-rispetto assoluto degli altri esibito dalla stragrande maggioranza dei nostri compaesani, non faccio grande fatica a scegliere.
E brava Lucettina, poliglotta e, soprattutto, gentile. :-)