la casa

ci passiamo davanti tutti i giorni, io e thelma, in macchina.

è una casa grande, benestante, con grandi vetrate che danno su una veranda.

nella veranda c’è un tavolo, sul tavolo una tovaglia, e al centro una teiera.

immaginiamo un té fra fantasmi, la signora con la trinetta sugli occhi che passa il limone, il conte col monocolo che si versa una lacrima di latte, la bambina col vestito a fiori che porge il biscotto alla sua bambola.

non abbiamo mai visto  anima viva nella veranda, solo quel tavolo perfettamente pronto, i vetri sempre puliti, la tovaglia fresca, le sedie d’intorno.

non so se anche la signora delle pulizie sia un fantasma, ma anche lei non si è mai vista, ignoriamo chi tenga quei vetri splendenti e quella veranda pronta per il té.

vi è mai capitato di entrare in una casa del genere?

talmente perfetta, talmente in ordine da chiedersi se davvero ci viva qualcuno?

confesso di essere una persona molto disordinata, faccio fatica a tenere in ordine le mie cose e a volte sul pavimento della camera da letto pare sia esploso l’armadio.

ma anche quando mi impegno, e pulisco, e rassetto, e organizzo, e semplifico, casa mia ha sempre l’aria un po’ spettinata, sempre con qualcosa che trabocca, o che si arruffa.

mi fanno paura le case perfette, quelle dove la tua presenza si nota perché sei tu, l’elemento di disordine.

mi fanno paura le frasi “non far caso al disordine” dette mentre si entra in una casa perfetta, mi fanno paura le cucine dove non pare che qualcuno cucini per davvero, mi fanno paura i divani perfetti, perché non oserei mai sedermici.

mi piacciono le case col pavimento di legno, possibilmente fatto di grandi assi inchiodati, come nella casa della giraffa, mi piacciono le case colorate, decorate col gusto della gazza ladra, mi piacciono le case che vengono su un po’ per volta, con un mobile ereditato da una nonna, un altro trovato a un mercatino, un altro ancora portato via dalla propria infanzia.

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mi piacciono le case dove mi verrebbe spontaneo togliermi le scarpe e mettermi le ciabatte.

temo che mi piacciano le case tedesche.

ps: la mega pantofolona che vedete qui a sinistra è solo una delle cose che mi sono portata via dalla germania, contiene le ciabatte per gli ospiti. se un giorno verrete a casa mia e ne avrete voglia potete usarle! :)

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4 risposte a la casa

  1. cugifà ha detto:

    e come persecuzione per questo post…….
    che il divano di ziarora …. ti si proponga davanti per l’eternità, che ti chieda siediti ma…. con la suddetta zia che ti guarda, ti guarda … ti guarda!
    Troppo cattivo?!

  2. janecole ha detto:

    Casa tua è meravigliosa e molto tedesca :)

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