ok, la candidata dei grillini è milena gabanelli, brava conduttrice di report, che a volte mi piace, spesso no, colpevole, ai miei occhi di superficialità a volte grave nel modo di affrontare e divulgare notizie poco controllate (qui alcuni esempi illuminanti).
devo essere sincera: appena ho sentito dire il suo nome mi si sono rizzati i capelli in testa proprio a causa delle trasmissioni di report che parlavano di scEnza.
un secondo dopo mi sono chiesta quale fosse, in generale, la competenza scEntifica della classe politica italiana, di quella passata, presente e di coloro che si candidano a diventarne la futura.
e il quadro è desolante.
sugli OGM ne ho sentite di tutti i colori, (in senso politico e non solo), dalla lega nord, passando per alemanno, per arrivare all’ex governatore della toscana, che ne ha fatto una regione “ogm free”, i luoghi comuni si sprecano a destra, a sinistra e (anche e soprattutto) nel mondo cinquestellato, fatto, a ben vedere, di un amalgama di ex di destra, ex di sinistra e ex dipietristi, che non ho mai capito da che parte stesse, di preciso.
sulla ricerca scEntifica in generale direi che dopo la gelmini pensavo di aver sentito tutto, ma sono sicura che se intervistiamo politici presi a caso, quasi nessuno di loro sa che cosa sia una cellula staminale, che cosa voglia dire esattamente clonazione, che cosa sia, come sia fatto e a cosa serve il DNA.
forse l’importante è circondarsi di un buono staff per un politico, ma come fa a sceglierselo se si è fatto un’opinione sulla biologia molecolare leggendo “selezione del readers digest”?
chissà se il futuro presidente della repubblica saprà che cosa è DAVVERO un OGM e chissà se avrà un occhio di riguardo per la scienza, per chi fa ricerca, per chi porta avanti un barlume di speranza di crescita e di riscatto in un paese che da tempo non conosce il significato né di una cosa né dell’altra.
perché io di scie chimiche, di palle pulenti, e di tutte le altre scemenze figlie della superficialità e della scarsa informazione ne avrei anche le scatole piene.
Giusto! Piero Angela for president!
Scherzi a parte, convengo con te che la ricerca scientifica è maltrattata in Italia come in pochi posti in Europa e, se la gente comune si costruisce opinioni su Fessbucc (rabbrividisco), almeno un candidato ad un’alta carica dello Stato dovrebbe e potrebbe documentarsi in maniera più adeguata.
Sarei curiosa di sapere, oltre alla Gabanelli, quali saranno tutti gli altri candidati al quirinale.
Emma Bonino e poi?!… Cioè, a parte lei, temo proprio che la preparazione a questa alta carica dello stato manchi un po’.a tutti.
Se va bene, siamo rovinati!
Purtroppo l’ignoranza dei nostri politici è diffusa in tutti i campi, non solo in quello scientifico.
Ma non si può pretendere che uno sia esperto di scienza, economia, diritto del lavoro e tutto il resto. un buon capo (dello stato o del governo) dovrebbe documentarsi, ma soprattutto avere l’intelligenza di affidare gli incarichi alle persone davvero competenti in materia, e non agli amici di merende
Il mio problema con la Gabanelli/Report e’ esattamente il tuo: ogni santa volta che parla di qualcosa di cui sono anche marginalmente competente assisto a delle bestiali e inenarrabili farneticazioni. Lo stesso commento l’ho ricevuto/letto da altri di preparazione ortogonale alla mia. Alla fine ho il fondato sospetto che le cose non le sappia ma le sappia ben raccontare.
tranquilli che il PD noto anche come partito Tafazzista Italiano ha proposto Marini, raggiungendo vette di masochismo mai toccate in precedenza
al di là delle competenze scientifiche, quanti dei nostri politici hanno un pezzo di carta chiamato “laurea”? i politici francesi, per esempio, hanno alle spalle un cursus universitario a Sciences Po, giusto per sapere cosa andranno a fare.
e invece poi senti le interviste ai nostri rappresentanti dello Stato e ti metti le mani nei capelli perché molti non dimostrano neppure una corretta padronanza della lingua italiana…
non diciamo cazzate, la laurea non indica assolutamente se una persona è in grado di essere un buon politico; un esempio? : Renato Brunetta detto anello mancante
cito: Si laurea in Scienze politiche ed economiche presso l’Università degli Studi di Padova il 2 luglio 1973. Inizia la sua carriera accademica presso lo stesso ateneo ricoprendo vari incarichi: dal 1973 al 1974 è assistente alle esercitazioni nei corsi di Teoria e politica dello sviluppo (Facoltà di Scienze Politiche) e di Economia applicata (Facoltà di Statistica). Nell’anno accademico 1977-78 è professore incaricato dell’insegnamento di Economia e politica del lavoro (Facoltà di Scienze Politiche).
Nel 1982 accede, tramite il giudizio di idoneità previsto dall’art. 49 del DPR 382/80 (una sanatoria per i precari dell’università già dotati dei requisiti necessari.), al ruolo di professore associato, presentando tre pubblicazioni.[4][5]
Dal 1982 al 1990 è professore associato di Fondamenti di Economia presso il Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio (corso di Laurea di Urbanistica) dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Dal 1991 al 1999 è professore associato di Economia del Lavoro (Facoltà di Economia e Commercio) presso Tor Vergata[6], dove ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di Economia Politica (in aspettativa) fino al 2009[7].
Brunetta è andato in pensione a fine 2009, dichiarando di ricevere 3.000 euro netti al mese, con 59 anni di età e 37 anni circa di contributi. Di questi, gli ultimi 10 anni sono di contributi figurativi per aspettativa di dipendenti pubblici per l’assolvimento di cariche pubbliche elettive, utili a maturare il diritto alla pensione. Come professore ordinario, Brunetta avrebbe potuto andare in pensione a 70 anni.
Ci lamentiamo che la cultura è all’ultimo posto in Italia, cazzo! con questi prof universitari!!!!
Sciences Po non è Scienze politiche, con tutto il rispetto.
su Brunetta non posso fare altro che darti ragione, e pure su molti altri. ma nella stessa categoria, un Prodi, per esempio, fa la differenza. il punto è: come si entra in politica in Italia? come si puo’ pretendere la meritocrazia se, come si dice a Napoli, “o pesce fete d’a capa”?
Marini! [Post a lutto per Tremenda incazzatura]
per una volta in vita mia sono d’accordo coi Grillini (ma non con Grillo): preferisco Rodotà ed ammiro l’onestà intellettuale della Gabanelli che si è dichiarata incompetente
Sinceramente preferivo Rodotà, ma anche Prodi non è male ( fino a prova contraria) ,questi su e giù sono molto stressanti, capisco Lucy che vuole proteggere il suo fegato . Adesso mi sorge un dubbio ; Bersani è un abile navigatore o ha fatto una cappella e poi è corso ai ripari?
….pesno la seconda, Marco. Tieni presente che in qualche aula formativa già si parla di ModelloBersani…..
modelloBersani? mecojoni !!
Formichina,
tu hai ragione, ma tendiamo sempre ad auto assolverci, è vero, “o pesce fete d’a capa” ma siamo noi , tutti noi che mandiamo certa gente al potere . Io rovescerei il concetto, la cultura non manca ( manca anche li ma andiamo avanti) negli uomini politici, manca negli elettori, manca l’etica, manca il sapere che cosa è etico e cosa no, mancano strumenti per valutare se ciò che ci dicono, ( nome nostro nota bene) è vero falso etico utile democratico o no; manca la capacità di valutare e scegliere tra luovo oggi e la gallina domani. Questo nostro disgraziato popolo è ignorante credulo e agogna disperatamente a trovare qualcuno che gli faccia promesse , togliere l’IMU e le tasse in genere, o la democrazia diretta ; senza saper valutare se sono promesse esaudibili o mere stronzate .
e come posso darti torto? a ogni ritorno in patria mi cascano le braccia… anche a parlare con miei coetanei che sembrano vivere su un altro pianeta…
….appunto!….”ciò che non si dovrebbe fare”, aldilà che si tratti di una brava persona.