lucca, via dei fossi, l’acqua scorre sotto i piedi lasciati dondolare dal muretto.
relax.
la notte è silenziosa, a lucca. anche troppo a volte.
passa un cane, lanoso e dagli occhi buoni, con una padrona al guinzaglio uscita da una copertina di Annabella del 1986.
passano tre amici, uno spiega agli altri due che, per come si era messa la cosa, non poteva dire altro che quel che ha detto.
gli altri due annuiscono, anche se non paiono convinti.
una signora cerca di chiudere la fontana girando il rubinetto dalla parte sbagliata e si fa il bagno. mi viene freddo per lei.
i bar sono chiusi, chiudono verso le dieci, come i vecchi del resto.
una matta gira in bicicletta. le voglio subito bene, forse per assonanza esistenziale. occhialoni da sci, tre giubbini fosforescenti di quelli da auto, un carrellino dietro strapieno di cose.
varia umanità, insomma.
siamo strani animali, portati a spasso da cani lanosi, da amici comprensivi o da bici strampalate.
e anche io ci sono, in questo notturno zoo lucchese, e piano piano scendo dal muretto e torno a casa, trascinata da un paio di scarpe e da due calzini con le mucche.
Oh Lucettina, le tue analisi sono sempre meravigliose! Si, siamo strani animali, l’ho sempre pensato :-)
Un buongiorno da un paio di calzini lanosi, interno, Amburgo :-)
buongiorno!!! dai un bacio all’elba da parte mia!
Fatto, continua a scorrere silenzioso e dice che ti aspetta :-)