la corte europea dei diritti di strasburgo ha condannato la legge 40 sulla procreazione assistita.
così un altro pezzo di barbarie crolla sotto la spinta dell’europa.
mi chiedo dove saremmo oggi se non facessimo parte di una comunità sovranazionale alla quale ogni tanto possiamo fare riferimento.
mi chiedo anche dove saremmo oggi se quella legge violenta non fosse mai esistita, o se quel fallimentare referendum non fosse fallito e naufragato nel mare della diffidenza verso la scienza, della religione vissuta come una clava, del disinteresse verso quello che non ci riguarda in maniera diretta.
ai tempi del referendum decisi che avrei diviso il mondo in buoni e cattivi, senza tante storie.
da un lato gli impegnati, dall’altro i disinteressati, i disattenti, i baciapile.
adesso, dopo anni, la legge è del 2004, assistiamo al suo smantellamento, pezzo per pezzo, perché si dimostra la palese violazione dei diritti umani.
adesso, finalmente, mi sento un po’ meno sola.
adesso mi vengono in mente tutti i compagni di allora, i compagni di un partito, i DS che misero faccia e cuore in una battaglia nobile e giusta, persa con l’idea che comunque andava fatta e condotta, perché ci sono cose che sono giuste anche quando siamo in pochi a capirle.
quanti anni abbiamo perso?
quante coppie hanno rinunciato ad avere figli, per colpa di questa legge? quante persone non hanno potuto scegliere? quante donne non hanno potuto disporre del proprio corpo e della propria dignità?
e quanto tempo ancora perderemo per colpa di una politica asservita alle logiche teocratiche di oltretevere?
quanto ancora?
Sai qual è il problema Lucia?
E’ che l’Europa viene osannata quando corregge gli indirizzi politici nazionali che non ci piacciono ma poi viene demonizzata quando la stesse correzioni avvengono su temi che invece ci piacciono.
—Alex
Il problema è nella vergognosa speculazione che i “tutori delle fede” operano nei confronti dei credenti. Basti ,a conferma, pensare a quello che sta succedendo negli Usa, dove il vescovo rappresentante del Papa avalla con la sua presenza la campagna elettorale di Romney, e dove i problemi relativi all’aborto (per esempio) sono da sempre motivo di gravissimo scontro sociale.
L’Italia ,da questo punto di vista,è il Paese “simbolo” per tutto il mondo . Dove i governanti devono conquistarsi la benevolenza della Cei e del Vaticano tutto.
Un altro esempio e chiudo : nel Lazio abbiamo come governatore un’ex sindacalista di destra .
Scandalo Marrazzo a parte , ma secondo voi perchè la radicale Bonino , donna estremamente capace e forgiata da esperienze di lotta e di governo ben al di là dei ristretti orizzonti Ugl della Polverini, è stata sconfitta ?
L’indifferenza e l’ignoranza che accompagnò quel referendum ancora mi brucia.
D’accordo con JPC! Rimasi scandalizzato dalla bassissima affluenza alle urne e adesso non posso fare a meno di pensare a quanti non hanno votato pensando fosse un “problema altrui” per poi ritrovarsi a sbattere il grugno, direttamente o indirettamente attraverso persone care, contro una legge che definire oscurantista e’ un complimento.
Santa Corte !!! per una volta ne fa una giusta… vado a leggermi la sentenza
avevo letto e, gioito, della sentenza due giorni fa , ri-gioisco con voi, purtroppo il problema delle leggi in Italia va ben oltre , il farne di buone invece che di oscurantiste. Il problema è l’applicazione, a volte , si fanno o si hanno leggi decenti che non vengono mai applicate, restando in merito al topic, per esempio, in molte regioni il 99% dei medici è obbiettore e questo de facto blocca la 194.
Concordo con Bruno, però devo dire che il governo USA ha risposto mandando “sottili” messaggi all’ entourage della Chiesa in USA …” Guida ubriaco, arrestato a San Diego
l’arcivescovo designato di San Francisco” riferisce un portavoce della polizia locale. Cordileone, 56 anni, è stato fermato sabato nelle vicinanze del campus della San Diego State University. A luglio papa Benedetto XVI lo aveva scelto per sostituire l’arcivescovo George Niederauer, che andrà in pensione a ottobre.
E’ brutto però che non abbiamo saputo pensarci da soli attraverso il referendum ma abbiamo avuto bisogno, per l’ennesima volta, di un intervento esterno…