cronaca di una partita

scrivo queste righe all’inizio del primo tempo supplementare.

la partita, di bocce, (pétanque, per la precisione) è iniziata verso le otto, un punto mi’mà, un punto checco, zero punti io, non ne parliamo.

quella di pallone invece ci ha visti tutti sul divano, cane giallo compreso, che guardava la partita dalla sua branda scozzese, tifando, per questo, italia.

nell’intervallo fra il primo e il secondo tempo l’idea geniale: andare a casa per vedere il secondo tempo e approfittare del fatto che tutti erano ancora a giro per parcheggiare la macchina vicino casa.

per la strada una punto blé davanti a noi si spegne come una candela. ci fermiamo a spingere, dopo un paio di tentativi di spinta riparte, perdiamo una decina di minuti: la partita ricomincia e si sente alla radio.

a lucca un mezzo black out rende la città bellissima, proporrei volentieri al sindaco almeno un black out la settimana, si risparmia e ci si gode una città vera, senza quell’arancio irreale nell’aria.

parcheggiamo vicinissimo casa, evviva le partite e saliamo.

a casa veloce annaffiata alle piante, acqua e croccantini alle fiere e televisione accesa sulla partita.

e adesso siamo al 96esimo e scrivo mentre con gli occhi guardo la partita. l’inghilterra cincischia, “po’ ti manca ir tempo!” direbbero i miei vecchietti del porta elisa, balotelli spara colpi a casaccio, i contropiedi dell’inghilterra fanno paura per ora senza fare male.

il pallone… uno sport che meriterebbe ben poca attenzione, ostentata sufficienza, sacrosanto distacco.

eppure mi piace. anche con HDC che fa domande del tipo “quanto durano i supplementari?” e i calciatori che sembrano più modelli di dolce e gabbana che atleti.

mi mancano i baffi di bergomi, le cosce di gentile, il buco nel mento di antognoni.

e intanto siamo al minuto 100 e… PALO! porca vacca… palo…

vado  in bagno.

pallonetto per l’inghilterra al 105esimo.

se l’italia vince incontra la germania, se perde no.

sono in vena di grandi ragionamenti filosofici, al 106esimo…

ecco che ricomincia il secondo tempo supplementare, zitti tutti…

preferirei che si vincesse.

decisamente.

il numero 23 dell’italia sembra che abbia sulle braccia dei fumetti tatuati.

priska guarda le stelle sul davanzale con la coda dondoloni.

pirlo “sguscia”, dice il telecronista.

le gatte si puntano e fingono caccia grossa.

sono indecisa su quale dei due match seguire, se italia inghilterra o microgatta contro gattona.

calcio di punizione.

il portiere inglese sembra williams d’inghilterra.

niente da fare.

l’inghilterra è, come si suol dire fra noialtri teNNici del pallone, “ai paletti”.

priska mi viene sulle gambe e mi piace un sacco.

111. punizione.

balotelli manda su marte.

disappunto di HDC.

NANTRA occasione mancata… è il 112…ma quanto durano questi minuti supplementari? che è? basket?

G O A LLLLLLLLLLL!

fuorigioco?

come sarebbe a dire fuorigioco?

eccheccazzo…

(si può dire eccheccazzo durante le partite).

dice il telecronista che bisogna prenderli in controtempo. io ci credo, ma non so cosa voglia dire.

calcio d’angolo.

nella lucchese era bravissimo gaetano salvi, a battere i calci d’angolo.

così, per dire.

nocerino non vi ricorda alberigo evani?

frida la gattina nera cerca di arrufianarsi HDC per la notte.

118esimo.

“maggio chiude le gambe in tempo” dice il telecronista.

mi vengono in mente battute sconcie su certe consigliere regionali che evito.

finita.

tiri dal dischetto.

(che non si dice “calci di rigore” lo sapevate?)

“scritta la lista dei rigoristi”.

bada te…

via si va.

scrivo dopo eh.

ora guardo i rigori.

insomma, i tiri dal dischetto.

oggesù…

e ora…

la germania.

:)