in queste sere di cattività casalinga nelle quali tossisco come un trattore, ho guardato saviano e fazio in televisione, godendo dell’alto respiro che queste due persone riescono a dare a ogni loro esperimento televisivo.
ieri sera ho invece guardato, su una emittente locale, il confronto, al teatro cittadino, fra pietro fazzi e alessandro tambellini, che rispondevano a turno alle domande dei giornalisti, davanti a una platea strabordante di gente.
fazzi, maglioncino blu e zainetto ai piedi pieno di foglietti da tirare fuori come un tremonti qualsiasi, tambellini, con un maglione aragosta, armato, come sempre, soltanto delle sue idee.
non voglio scendere nei particolari delle domande e delle risposte, tanti di questo blog non vivono la politica lucchese (fortunelli) e si annoierebbero inutilmente.
voglio solo raccontare quello che mi ha terribilmente colpito dell’atteggiamento del vecchio sindaco (perchè qui siamo di fronte a questo, un vecchio sindaco e un candidato sindaco vecchio): per buona parte del confronto, anzichè ascoltare quello che il suo avversario aveva da dire, ha litigato con gente in platea, ha begato come un bambino, accusando il pubblico di non lasciar parlare ogni volta che è scappato un fischio di troppo. e lì ho ricordato il vecchio sindaco, quando non reggeva il confronto con la gente, convocava assemblee pubbliche nelle quali parlava solo lui, faceva la vittima giocando all’uomo al quale si tappa la bocca, quando invece aveva a disposizione ogni megafono, ogni platea, e ragazzetti che, quelli sì, non facevano parlare chi non la pensava come lui.
ho rivisto esattamente l’arroganza di quegli anni, il volto teso, di chi non è in grado di tollerare una critica, di chi non riesce ad ascoltare il dissenso, di chi, piuttosto che spiegare il proprio operato, lancia accuse sibilline e manda a dire, allude, invece che chiarire quello che vuol dire.
assomigliava a quei giocatori nervosi, che fischiati dalla curva, anzichè giocare e dimostrare sul campo la propria bravura, smettono di rincorrere la palla per alzare il dito medio alla tifoseria.
mi ha fatto impressione, una così marchiana immaturità personale e politica, sotto la pelle di un politico navigato, che ha deciso le sorti della mia città per quasi due legislature.
un nervosismo tale, davanti ai cittadini, è l’ultima cosa che cerco in un sindaco.
da un sindaco voglio fatti, non bizze.
Ma se il vecchio sindaco veniva beccato dalla platea, la platea stessa come si comportava con il candidato vecchio?
Veniva beccato pure lui? E se sì, come reagiva?
Comunque se ho capito bene, Fazzi ha ben ragione di essere preoccupato…
—Alex
:) non mi devo essere spiegata bene… con “perchè qui siamo di fronte a questo, un vecchio sindaco e un candidato sindaco vecchio” intendevo pietro fazzi in entrambi i casi… :)
la platea era composta diciamo 40% fazzi, 50% tambellini e 10% non so.
ps: ma uno che riferendosi al periodo nel quale è stato sindaco col termine “fazzismo” è sano di mente?
No non ti eri spiegata bene ;-)
Al “candidato sindaco vecchio” pensavo a Tambellini non conoscendone l’età!
Comunque son d’accordo, Fazzi sembra un po’ fuori di testa…
—Alex
è un livoroso.
come tutti i livorosi, è pericoloso, perché, come diceva benigni “guardatevi dagli infelici perché godono solo dell’infelicità degli altri”…
E , se mi permettete un commento sessista machista e volgare, secondo me alla fin fine gli manca soprattutto un po’ di sana p@$$orina….
esatto. (mi riferivo al “livoroso”, sulla “p@$$orina” non mi pronuncio in quanto portatrice sana e come tale in conflitto di interessi. :)
:)
forse c’è la svolta per la città, incrociamo le dita :)
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