è successo che ci eravamo stancati di incontrarci per le scale e non sapere come ci si chiamava.
e allora con la vicina del “pian di sotto” abbiamo deciso: una cena tra vicini, solo la generazione “2.0”, ognuno porta qualcosa, si mette tutto sul tavolo e si mangia tutti insieme.
e ieri ce l’abbiamo fatta, tutti i vicini, mancava solo un ragazzo, ma il resto c’era, una decina di persone, io e HDC i più vecchi (groan) margherita la diciannovenne la più giovane, passando per studenti ai primi anni, laureati, liberi professionisti, dipendenti, tutti che vivono semplicemente “dall’altra parte della parete”.
dall’altra parte della parete ci sono vite simili alla nostra, la stessa città, la stessa strada, lo stesso palazzo.
eppure vite anche molto diverse: diversi orari, diversi lavori, diverse famiglie, diversi affetti.
mi ha ricordato un po’ “la vita istruzioni per l’uso” di perec, uno dei libri più preziosi della letteratura mondiale, dove si racconta la vita degli abitanti di un palazzo, descrivendo ognuno di loro col proprio appartamento.
ieri sera c’era il ragazzo che in questo palazzo c’è nato, la ragazza che si è trasferita un mese fa per vivere per conto suo, le sorelle che ci sono cresciute ma si ricordano quando vivevano in un’altra casa, quello che con la famiglia è arrivato due anni fa, quello che è arrivato qui quando aveva due anni.
gli abitanti storici ci hanno raccontato le storie e le leggende delle scale, dei corridoi stregati dai fantasmi, del mostro che vive in cantina e terrorizzava i bambini quando la luce non si accendeva, di quando non c’era la colonia dei gatti, delle signore scrocchiastinchi che li curano, di quando da bambini combinavano disastri tirando aeroplanini o freccette fuori dalla finestra.
è stato bello vedere casa nostra da mille punti di vista, è stato bello guardare come i vicini vedevano dalle nostre finestre lo stesso panorama da una diversa angolazione, è stato bello conoscere chi condivide con noi un pezzo enorme di vita, un tetto di tegole rosse, dove priska e gli altri gatti passeggiano ignorando tutti noi.
che bella cosa! in genere siamo tutti così abituati a squadrare gli altri con sospetto che questa cena tra vicini sembra davvero un storia d’altri tempi
bella! io ricorda “le cene di ringhiera” che facevo quand’ero nel milanese!
che bella idea!!!! :)
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
…sarebbe stato bello se ci fosse stata anche la vecchietta deceduta qualche tempo fa; magari ci sarà stato il nuovo inquilino/proprietario dell’appartamento dove viveva quand’era in vita ? chissà…
“gli abitanti storici ci hanno raccontato le storie e le leggende delle scale, dei corridoi stregati dai fantasmi, del mostro che vive in cantina e terrorizzava i bambini quando la luce non si accendeva”
Lucy, abitiamo nello stesso palazzo?? ;-)
A parte gli scherzi ho ottimi rapporti con i miei vicini, sono tutti carinissimi! Io sono la più vecchia, non per età eh? Qui ci sono nata e ho continuato a frequentare questo palazzo magico anche quando vivevo altrove, per venire a trovare i miei genitori.
Sono tornata e ho ritrovato la stessa atmosfera, anche se i condomini di prima non ci sono più: i vecchi sono morti tutti e i bambini che giocavano con me nell'”andito” e sul pianerottolo si sono trasferiti.
Uno strano aneddoto: da piccola “vedevo” un bambino biondo che diceva di chiamarsi Cirillo e che si annunciava con un lieve scampanellìo.
Il giorno del trasloco, stanca morta e stramazzata sul divano ancora imballato ho risentito il suono di quel campanellino. E ho sorriso, ero finalmente tornata a casa! :-D
Bellino!
C’è qualcunA che vorresti presentarmi? :-D
—Alex
alex mi dispiace, tutte impegnate e soprattutto… giovanissime! :)
E come ti sbagliavi!
—Alex
beh, l’età non credo sia uno svantaggio! Alex, diresti di no a una simpatica ventenne? :-P
Iooooooo? :-D
Non mi sognerei mai! ;-)
—Alex
è bello conoscersi , mi sembra utile, quando poi ci si accoltella per il posto macchina , mica è carino farlo tra sconosciuti ^^
Lucia se vuoi non rispondermi.Mi piacerebbe sapere dove abiti .Capirei meglio le tue descrizioni sempre piacevoli.Ho letto molti dei racconti in gara e capisco che il premio è stato meritatissimo.
È facilissimo capire dove abito. dietro a una torre, sopra a un albero da frutto che proprio adesso li matura! :)
Non poteva essere altrimenti !!!! Io abito sopra la torre,,,,,,,
Che bell’idea! Pare una roba da film :o)
Ma riguardo all’ultmo commento: racconti? Gara? Premio? Adesso sono curiosa! Mi spieghi/mandi link p.f.?
Premetto che non mi sono ancora presa il tempo di spulciare per benino il blog, quindi magari ho la risposta sotto al naso.
si riferiva a questo vecchio post! :) buona lettura! e anche lilith ha partecipato, nei commenti trovi anche la sua storia!
https://letteredalucca.wordpress.com/2011/05/11/concorsi-e-biciclette/
Grazie!
Quoto marco Ghibellino, è meglio sapere di chi è la bicicletta che occupa il posto che tu utilizzi da sempre… (se non altro per mettere un volto al vaffa che si becca in questo caso)
Scherzi a parte, è bello…
ma che bella idea!!!! :) ebbrava! addomesticherai anche tutto il condominio…smacche smacche!!!