pur avendo passato in casa tutta la settimana ho saputo della morte di francesco sala soltanto ieri sera. certo, colpa mia, ma forse la cosa la dice lunga sul livello di disinformazione che c’è in questo paese sui temi legati alle biotecnologie.
ho pensato che l’unico modo che avevo per portare il mio sassolino alla sua memoria era provare a raccontarvi di lui, di quello che faceva, di quello che sognava, di quello che provava a fare nuotando contro la corrente dei luoghi comuni, dei sentito dire, delle convinzioni create nella gente senza fondamento, facendo leva solo sulla paura dell’ignoto, o, peggio, assecondandola e coltivandola.
francesco sala era un biologo. e la definizione di “bios-” e “logos” era per lui particolarmente appropriata.
studiava e parlava della vita, francesco sala, era impegnato in prima linea per la salvaguardia delle specie rare in agricoltura e non, consapevole del fatto che senza buodiversità né l’agricoltura né l’uomo possono andare troppo lontano.
spiegò al mondo come alcune varietà in crisi potevano essere salvate con le biotecnologie: il sanmarzano, il riso carnaroli, o le “sue” mele della val ‘aosta.
non è stato ascoltato. perchè quando si parla di OGM si ascoltano i politici, i gastronomi, magari i filosofi, ma gli scienziati mai, non capisco perchè.
in tutta la sua vita di lottatore ha dovuto lavorare all’estero, creato il pioppo da carta OGM, ha studiato il riso, ha dato alla cina quello che il nostro paese non ha voluto: uno strumento di moderna agricoltura.
scrive anna meldolesi nel suo bellissimo ricordo di sala che il tempo gli darà ragione, e ne sono convinta anche io.
ma nel frattempo quanto tempo, risorse e possibilità avremo perso?
(un altro bell’articolo su sala si trova qui).
Figurati, nemmeno io lo avevo saputo fino ad ora.
Io non lo so però se il tempo gli darà ragione, a me pare che la razza umana stia involvendo invece che progredendo e che i nuovi talebani della finta ecologia stiano prendendo sempre più piede…
—Alex
non credo ale…
se leggi il lbro di anna meldolesi (OGM basta bugie) c’è anche un capitolo sugli stati che stanno investendo in OGM: sono praticamente tutti a parte la vecchia italia. il brasile di lula, perfino cuba, la cina, ma anche la spagna, francia, repubblica ceca, portogallo e germania.
insomma, il problema siamo noi, che per coltivare il mais Bt bisogna ricorrere al tribunale e fargli la guardia contro i luddisti…
Speriamo LdL, speriamo.
La mia impressione è che ci sia una nuovo ondata di luddismo, pure qui in UK…
Ovviamente un luddismo in po’ anomalo, che viaggia su internet, iPhone.
—Alex