un po’, (pochino) di scEnza

la corte europea ha vietato “brevettare medicinali ricavati da cellule staminali con procedimenti che comportano la distruzione degli embrioni emani.”

lascio il refuso “emani” perchè se fate una piccola ricerca su google potrete vedere come il lancio dell’ansa sia stato ripreso da ogni giornale on line esattamente con lo stesso errore, il che non mi lascia esattamente ben sperare sulla correttezza professionale di queste testate.

di che stiamo parlando?

di una disputa che era nata nel 1997, in seguito al brevetto da parte di un ricercatore tedesco, per un farmaco contro il morbo di parkinson ottenuto da cellule staminali embrionali, che era stato contestato da greenpeace: l’ufficio brevetti aveva dato ragione a greenpeace e il ricercatore aveva fatto ricorso sostenendo che non si poteva parlare di embrione umano allo stadio “iniziale di blastocisti“, vale a dire a circa cinque giorni dalla fecondazione.

la corte europea ha però confermato quanto deciso in precedenza, affermando che non solo si tratta di un embrione umano qualsiasi cellula uovo fecondata, ma anche una cellula uovo svuotata del nucleo originale e ricompletata col nucleo di una cellula umana matura.

io non voglio entrare nel merito della decisione della corte europea, che personalmente non condivido, ve lo dico subito per chiarezza e onestà.

voglio però sfruttare le pagine di questo blogghino per provare a spiegare di cosa stiamo parlando, poi ognuno sia libero di trarne le conclusioni che meglio crede, in base alle proprie convinzioni personali.

1) cosa è “lo stadio iniziale della blastocisti”?

è uno stadio nel quale l’embrione è composto da un numero di cellule piccolissimo, ordine delle decine e ogni cellula si chiama blastomero. il blastomero è una cellula capace di dare origine a tutti i possibili tipi di cellule del nostro organismo, è cioè “totipotente”. per fare un esempio pratico, staccando una di queste cellule entro il 3°-4° giorno dalla fecondazione si può dare origine a un gemello identico al primo.

2) a che serve svuotare una cellula uovo del nucleo originale e ricompletarla col nucleo di una cellula umana matura?

serve a ottenere degli embrioni che sono il clone genetico del donatore della “cellula adulta matura”. è il metodo con il quale tanti anni fa nacque dolly.

3) allora vuol dire che potrebbero nascere bambini che sono in realtà clone di un adulto?

no, non potrebbe succedere. immaginate che problema enorme sarebbe: un adulto ha dei cromosomi che hanno esattamente la sua età. un suo clone sarebbe esteriormente “giovane” ma cellularmente vecchio, con tutto quello che comporta. la povera dolly è morta molto presto, perchè era nata vecchia. un individio nato in questo modo non avrebbe grandi probabilità di sopravvivenza.

4) allora perchè fare una cosa simile?

perchè le cellule staminali stanno comunque promettendo grandi progressi in campo medico e se non si possono usare quelle degli embrioni già esistenti (esistono embrioni congelati da molti anni, lo sapevate, vero?) gli scienziati hanno pensato che potevano provare a far “regredire” gli embrioni ottenuti per clonazione.

5) e allora come si traduce la sentenza della corte europea?

la corte europea ha stabilito che non si possono brevettare farmaci ottenuti per distruzione di un embrione umano e che anche una cellula uovo contenente un nucleo adulto è da considerarsi un embrione. lo ha stabilito perchè un embrione può sempre svilupparsi e così pure un embrione ottenuto per clonazione.

6) in che senso “svilupparsi”?

nel senso che se lasciato indisturbato può continuare a dividersi e a accrescersi.

7) non ci fregare, perchè hai messo il grassetto sul verbo “può”?

perchè è così. “può” crescere e “può svilupparsi” a una sola condizione e a volte neanche quella è sufficiente.

può fare tutto questo solo se messo nell’utero di una donna.

altrimenti non può farlo. non c’è verso.

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5 risposte a un po’, (pochino) di scEnza

  1. Megant ha detto:

    Io so solo che se mio padre avesse il morbo di parkinson gli darei qualsiasi cosa pur di farlo stare meglio! Non so, non riesco a pensare ad altro…

  2. AD Blues ha detto:

    La questione però, se leggo bene la notizia, è che non si possono brevettare ma non che non si possano ottenere ed usare.

    Il problema quindi è: chi mai spenderà soldi in ricerca e sviluppo di questi “rimedi” se non gli sarà assicurato un certo ritorno economico?

    La risposta potrebbe essere la ricerca pubblica ma specialmente qui in Italia le due parole assurgono allo status di ossimoro.

    Vabbé, continuiamo a farci del male…

    —Alex

  3. Andrea B ha detto:

    Grazie per la spiegazione scientifica Lucia. Avevo sentito la notizia, ma non avuto il tempo di andare a vedere di che si trattasse… Ieri sera tra l’altro avevo guardato un film sulla Clonazione ed ecco che ne ho scritto anche io… Combinazioni…

    Sul tema morale piuttosto complicato dell’inizio della vita (peraltro non parte se non accennata del tuo post), non mi esprimo perchè non sufficientemente documentato sull’argomento. Mi sento pero’ di dire che la ricerca sulle staminali è di fatto una necessità per il progresso medico. Malattie degenerative, evidenziatesi con l’aumento dell’età media dell’umanità, sono una novità che richiede sforzi nuovi. I farmaci non possono risolvere tutto e ci vogliono approcci nuovi. Questo non assolve ovviamente tutto e tutti dal farselo il problema morale. Pero’ la mia idea è che il “non fare” è inutile: prima o poi qualcuno infrangerà comunque quella regola, e forse è piu’ saggio discutere, tenere sotto controllo e pensare caso per caso senza posizioni a priori, ma seguendo dei principi…

  4. angelina66 ha detto:

    Bisognerebbe ricordarlo ai vari sacconi (che fanno finta di non saperlo), e spiegarlo, come hai fatto tu molto chiaramente, a quanti proprio non hanno idea di questo tipo di cose (ce ne saranno anche nella corte europea, a giudicare dal contenuto della sentenza). Manipolare le menti a suon di problemi “morali” sembra essere cosa molto piu’ redditizia che maniponare un embrione, vero o presunto che sia.

  5. stefafra ha detto:

    Allora, in Europa queste terapie non si possono sviluppare (per adesso) per via dell miscuglio di partiti di matrice cattolica, di matrice “cristiana” assortita, ma anche per i vari rappresentanti di ispirazione verde, tutti felicemente contro chi l’uso di embrioni a finalitá forse commerciale (le multinazionali perfide e cattive), chi l’uso di embrioni concepiti, che andrebbero nel migliore dei casi impiantati, nel peggiore fatti arrivare a scadenza naturale e poi “seppelliti dignitosamente” in quanto “possibili e futuri esseri umani, dotati di possibile e futura animuccia innocente”.
    In America, con la prevalenza crescente dei cristiani integralisti o meno, come sopra.
    Ne consegue che chi vuole far ricerca sulle staminali non ha altra speranza che trasferirsi a Est, Cina, Corea, etc etc, o lasciare che la ricerca la facciano loro direttamente…
    Mah…

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