si vede dalla strada, dalla finestra aperta della mattina.
si vede la fila degli sportelli bianchi della cucina, l’orologio della parete dai caratteri un po’ datati, il lampadario con la campana di vetro arancione e il circoletto del neon spento.
si vede anche lei, quasi un luogo comune, la retina nei capelli che tiene la testa fatta di bigodini “in posa”, gli occhi un po’ stanchi della vita, una sigaretta in bocca.
la si può immaginare preparare il caffè in una moka d’alluminio, versarlo per sé o per chissà chi in una tazzina sul tavolo di formica con le sedie intonate e la cerata di plastica con sopra il portacenere.
la si può immaginare mettersi a pulire casa, sfare i letti, passare l’aspirapolvere, forse il cencio, forse la cera sui pavimenti di graniglia bianca e nera.
la si immagina nel bagno, passare una spugnetta azzurra sulle manopole fino a farle brillare, caricare la lavatrice, stendere quello che è pronto, stirare quello che è asciutto.
forse alle undici si mette a cucinare per chi torna a casa per pranzo, magari la minestra di verdure, scegliendo dal frigo il pezzo di zucca messo da parte, un po’ di sedano, le carote, qualche borlotto, le patate, un mazzolino di finocchio raccolto a casa della sorella qualche giorno fa, che non si sa mai, nella zuppa ci sta sempre bene.
forse accende la televisione e guarda uno di quei tremendi programmi del mattino, con gente che litiga sul muro del giardino o che si arrovella sugli affari sentimentali dei vip.
forse no, magari accende la radio, ascolta distrattamente, più per compagnia, dice sempre alle amiche.
a un certo punto esce, compra il pane, un paio d’etti di affettato, un po’ di latte, due coppie d’uova.
si mette alla finestra, accende un’altra sigaretta, guarda passare la gente.
mi fa un cenno di saluto, e a me, non so come mai, viene voglia di salire a fare due chiacchiere.
un po’ off topic, ma non riesco mai a leggere “tavolo di fòrmica”, leggo sempre “tavolo di formìca”:)
comunque bellissimo post, come sempre :-*
sisi…prima lo zzaino, poi la Wecchina…seNpre a guarda’ eh??
P.S.
I chazzy tua mai, eh??
4ngelo
:-D
Forse tra pochi anni quella potrebbe essere la mia finestra… ma senza nessuno con il quale dividere il caffé (mi è venuto un nodo allo stomaco).
Però, però, avrò sempre gatti in quantità da accudire, ovvia!
Oh Biba…
Più pessimista di me non c’è modo!
Ha ragione Lucia la vita può cambiare in un microsecondo…
…per di più nel momento in cui meno ce lo aspettiamo.
—Alex
Biba! diobono!nella vita non si sa mai! Chissà cosa ci riserva il domani…
Vabbe’ e non mettiamo limiti alla provvidenza, va!
Ohi lucettina, te mi stai a diventare troppo ieratica, profetica, ‘sti post con il fiato sospeso e con l’occhio lucido ti vengan su un po’ troppo spesso. Post dall’atmosfera rarefatta, del vorrei ma non posso. E ripigliati dai, indove so’ finiti quei bei pipponi? Qui stiamo a volà troppo alto, mi manca l’aria, torna a terra bellina e facciamoci due risate e due mugugni con un bicchiere di birra in mano!
:)
Credo, perfezione, che quello che uno scrive in generale, ma a maggior ragione in un blog «personale» risenta molto della vita che si fa ogni giorno, e la mia è molto cambiata: poco, pochissimo tempo sia per scrivere che per vivere, lunghi viaggi quotidiani o intorno al mondo, niente più patate, un lavoro diverso…
Non posso scrivere sempre allo stesso modo di prima, magari un giorno troverò un nuovo equilibrio, per ora va così…
Buon idea, Lucia. Se vai su a trovare quella signora, portale una copia di questo post che hai inserito. Magari ha bisogno di farsi due risate.
E acciderbolina, anche tu hai ragione! Ok, per ora va cosí. Tanto la vita riserva sempre una montagna di sorprese, chissà quante altre ce ne toccheranno. Peró ….. Nel frattempo il pippone me l’hai scrittooooo! Evviva lucettina!!!
:D