non lo so se l’incubo sia finito, se stia davvero finendo. chi ci comanda ha una mente perversa e noi, i comandati, la memoria di un pesce rosso, che si dimentica oggi quello che ha fatto ieri.
quando ero a novara mi invitarono al festival di musica celtica.
“musica celtica? a novara?” chiesi incredula.
“eh sì, adesso abbiam su questi qui della lega e fanno queste cose”
e io pensai al centro storico attraversato a piedi, da piazza partigiani alla statua di garibaldi e a quella di cavour e pensavo “cosa ne è stato fatto di questo paese? pagheranno mai?”
non lo so se pagheranno mai quelli del festival di musica celtica di novara, se pagheranno mai quelli che hanno riempito il parlamento di veline, igieniste dentali o presunte tali, avvocati personali per leggi personali, quelli che hanno trasformato un rom in un nemico, un musulmano in un terrorista, un gay in un femminiello, le donne in puttane o sante.
adesso sto in silenzio sulla riva del fiume a veder passare la moratti.
spero che i dirigenti del centro sinistra sappiano, per qualche tempo, saper fare altrettanto.
queste vittorie, tanto belle quanto, confesso, inaspettate, sono soprattutto la sconfitta della classe dirigente del paese ma sono, anche, lasciatemelo dire, un segnale chiaro, forte e bellissimo al centrosinistra.
nessuno dei due candidati delle “città simbolo” di questa vittoria sono targati PD.
l’insopportabile e ricattatoria autosufficienza veltroniana è finita. inizia una nuova epoca anche per il centro sinistra.
è ora di lavorare a un grande schieramento, PROGRAMMATICO, per favore, programmatico, di liberazione nazionale.
ripartiamo dai grandi temi, mettiamoci insieme per fare quello di cui il paese ha bisogno.
c’è bisogno di parlare di scuola, ricerca, economia, lavoro, diritti.
c’è bisogno di democrazia, di progresso, di laicità.
c’è bisogno di legalità e di rispetto per le regole condivise.
c’è bisogno di ridistribuire i redditi, di distinguere la ricchezza che deriva dal lavoro da quella che deriva dalla bieca speculazione.
c’è bisogno di pagare le tasse, tutti, ciascuno secondo il proprio reddito e di avere in cambio uno stato che funziona.
dove non ci si senta perduti, senza scampo, senza futuro.
siamo circondati dalle macerie del paese.
ma forse non tutto è perduto.
In effetti a scriverlo pare proprio facile.
Peccato che la pratica difetti.
ma oggi è una giornata con un vento nuovo, carico di ottimismo :-)
—Alex
Il vento è cambiato. Si finirà, inesorabilmente, per voltare pagina. E’ finita, per tutti loro. Rinascita, rinnovamento, venuto dal basso. :-D
Io ho visto un agghiacciante festival celtico in parco sempione a Milano, l’anno passato, a metà tra vichinghi con le corna appassionata di gioco di ruolo e elfi new age.. teRiBBile!!
adesso faranno un bel festival di musica balcanica e via tutti a sparare in aria con i kalashnikov!! Bene, dé, che gusto!!!!
Restando seri per un minuto, secondo me il grande successo di Pisapia e De magistris è dovuto alle primarie. Se la gente può scegliersi il candidato, e tornare a partecipare, invece di subire candidati imposti con criteri folli (tipo la marianna madia o quelli che poi appena eletti finiscono nei responsabili..) alle urne ci torna. Alla faccia del modello del gelataio che, fra l’altro, meriterebbe un beR pippone, e, secondo me, è anche una grande ca$$ata… (magari ne parliamo e ce lo organizziamo davvero un pippone.)
Boia dé, come sono stato logorroico!! Mi scuso…
perchè no! sarebbe anche divertente. a me le primarie non piacciono, e quindi verrebbe proprio un bel pippone con annesso dibattito! eheheheheh!
De Magistris – da quei napoletani che hanno voluto comunque recarsi alle urne, circa la metà degli elettori ha preferito restarsene a casa) – è stato votato quasi per disperazione, poiché non c’ erano altre scelte.
Purtoppo due mandati alla Iervolino ed a Santangelo ( il vice sindaco piazzato là da Bassolino a guardia della cinguettante) , insieme a quelli dati per la regione a Bassolino – io sono tra i responsabili – sono risultati, alla prova pratica, un autentico disastro : Monnezza , camorra, disordine, assenza pressoché toitale di polizia urbana, tranne un gruppetto di anziani stazionanti in permanenza presso l’ ingresso della casa comunale.
Con lo spreco di “ordinanze”, negli ultimi mesi di vita, ignorate, naturalmente, da tutti e destinate soltanto a dar guadagno alle tipografie.
Ora, staremo a vedere, con la speranza che il prezzo da pagare ai partiti che hanno in prima e seconda istanza appoggiato il nuovo sindaco non sia troppo dannoso per i napoletani.
Se vogliamo dare il via alle danze, io direi che le primarie “mi garbano assai”.
O meglio, mi piace il concetto delle primarie ma non posso nascondere che fatte così siano folclore o poco più visto che può votare chiunque ed in ogni caso non sono regolamentate legalmente.
Capisco che non saranno la panacea di tutti i mali ma strumenti come le primarie hanno prodotto Obama presidente USA, non so se la Clinton avrebbe potuto battere McCain… ma soprattutto energizzare la scena politica americana come ha fatto Obama.
Insomma: meglio avercele che no!
—Alex
a me non è che non piacciano le primarie, diciamo che penso “sciagurati i tempi che han bisogno delle primarie”.
per me, per la mia forma mentale e per la mia educazione, la democrazia partecipata, in un paese normale, dovrebbe avvenire nei partiti, brutti o belli che siano. ognuno si sceglie il suo. se ci fossero ancora partiti radicati sul territorio, che sanno veramente cosa passa per la testa della gente, non ci sarebbe bisogno di fare le primarie. le primarie sono per me un segno di debolezza profonda di quella cosa che si chiamano partiti e che partiti non sono più.
ovvio che se i partiti sono solo un comitato di interessi ci vogliono le primarie. ma in un paese normale le primarie si chiamano assemblee di sezione.
my two cents. :)
una volta che dovevo essere in Italia, sono all’estero… uff, quanto ho rosicato ieri di non poter essere in piazza Municipio…
che dire, sono felicissima, per Napoli, soprattutto. ora è tutto in salita, ma credo di non aver mai visto la gente partecipare cosi’ attivamente ed è commovente.
quanto alle primarie, boh: Napoli è il perfetto esempio che servono a poco. o almeno, che cosi’ come sono concepite ora dal piddi’, non vanno bene…
Lucia, questo vale per te che sei “abituata” a partecipare molto attivamente alla vita politica del paese attraverso un partito (cosa buona e giusta e sancita pure dalla Costituzione).
Ma considera che questo non è “abituale” per tutti.
E poi vale anche in un mondo ideale dove i partiti non sono comitati d’affari, cosa che in Italia forse è valsa giusto nei primi 10-20 anni dopo il fascismo…
In realtà penso che la politica italiana, a parte pochi leader naturali, abbia sempre proposto candidati scelti secondo logiche diverse da quelle decise dalla base.
E poi che cosa sono le primarie se non un modello diverso e meno formale di un’assemblea di sezione?
Tra l’altro è un modello che per me ha più successo di quello delle assemblee che finivano per essere una burocrazia senza fine.
Le primarie sono dirette e danno voce anche a chi, in un’assemblea non ci sarebbe mai andato o che non avrebbe mai avuto il coraggio di alzarsi in piedi e dire la sua.
La misura del successo delle primarie è che vi partecipa più gente di quanta ne partecipa alle assemblee, anche gente che ha sempre votato per il partito ma che non ci è mai andata e questo io lo leggo come un’aggiunta di democrazia.
Comunque resto dell’idea che andrebbero formalizzate in qualche modo a livello legislativo per evitare furbate, sabotaggi ma anche per estenderle per legge a tutti gli schieramenti e forzare, per legge a rispettarne il risultato.
—Alex
una analisi casereccia dei risultati mi porta a dire: 1) da solo il PD non può vincere; 2) ma comunque, vince di più senza casini e terzi poli vari; 3) la gente ha votato per una sinistra vera ; 4) le rogne iniziano adesso; 5) hanno vinto i candidati, i partiti no; 6) la battuta di Bersani: abbiamo pareggiato 4 a 0 non è male
PS il festival celtico adesso possono farlo a Sucate via Giandomenico Puppa
Pagare? Ma no, che non pagheranno… Il mononeuronale Calderoli continua a parlare di ministeri da trasferire al nord e nessuno che si alzi e gli dica di piantarla con le stronzate.
Peró a me la musica celtica piace….e anche i suoi derivati (kombat)folkeggianti:
Bella ciao con inserto “celtico” di cui non riesco a ricordare il nome, non ho l’album sotto mano….
Riprendiamoci la musica celtica alla faccia dei legaioli!!!!!!
O qual è il “modello del gelataio” ???
—Alex
il modello del gelataio è quello per cui su una spiaggia chiusa ci sono due gelatai. Inizialmente si mettono in maniera da non disturbarsi, diciamo uno ad 1/3 e l’altro a 2/3 della lunghezza della spiaggia. Poi, visto che comunque chi è più a sinistra si servira sempre dal gelataio di sinistra e viceversa, piano piano entrambi si spostano al centro, cercando di rubarsi i clienti che possono scegliere da quale andare, mentre le ali comunque sono “clienti sicuri”.
Da questo modello è nata la corsa al centro nel sistema bipolare.
Il modello è platealmente sbagliato, però. Evidentemente, se si spostano troppo al centro, le persone alle ali possono decidere che non vale la pena di fare tutta quella strada nella sabbia rovente per un maledetto gelato.
Ed infatti con la corsa al centro si prendo 3 voti dei “moderati” e se ne perdono a decine nella proprio base…
ecco, fatto il pippone! oggi siamo tutti delle vice-lucia!
Grazie Gipo,
però mi torna poco.
Dovrebbe rimanere infatti delegata all’intelligenza dei gelatai il rimanere al centro delle zone più densamente popolate.
Se spostandosi di dieci metri verso destra amplia la sua influenza in una zona scarsa di gente vogliosa di gelato e cessa di servire una zona invece molto densa di persone disposte ad acquistarlo è ovvio che questo gelataio ha sbagliato i calcoli e\o non ha ben chiara la distribuzione della possibile clientela…
—Alex
a proposito di amenità:
«Dobbiamo trovare un candidato civico, un Guazzaloca di centrosinistra. Possiamo battere la Moratti, ma il nostro Guazzaloca non va sottoposto alle primarie. Soffocherebbero le sue possibilità di successo».
(Dario Franceschini, 28 luglio 2010)
«A Milano è giusto avere un candidato civico perché il centrosinistra con un candidato politico perde».
(Enrico Letta, 2 settembre 2010)
azz ma che fini politici eh
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«La Moratti ha già vinto perché la sinistra gli ha messo lì una persona di 60 anni che ha già perso».
(Beppe Grillo, 4 maggio 2011) e tornare a fare cabaret no?
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«I tre elettorati, quello di De Magistris, quello del Terzo Polo e quello di Pd e Sel potranno convergere solo su Mario Morcone».
(Enrico Letta, 16 maggio 2011) errare è umano perseverare da idioti e lui lo è
«Io ci sono ancora ed escludo di appoggiare De Magistris. Meglio Morcone. Nei prossimi giorni avrò un incontro con i miei sostenitori. Avevo chiesto a De Magistris di mettere la faccia nelle primarie, ma lui fece un calcolo politico perché in quei giorni sembrava imminente la crisi politica nazionale. Ma non vincerà, Morcone è più forte di lui».
(Andrea Cozzolino)
Cozzolino chi è costui?
«Se Luigi De Magistris va al ballottaggio mi suicido, ma non ci arriverà, non si è mai visto un magistrato che arriva a fare il sindaco di una grande città».
(Clemente Mastella, 28 aprile 2011) la prendiamo in parola onorevole e attendiamo il seppuku
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«Sono l’unico candidato che può battere la destra».
(Mario Morcone, 13 maggio 2011) e va bhè su su in fondo come slogan “loro hanno un porcone noi Morcone ” non era granchè
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«Morcone è la soluzione che unisce, è l’unica vera novità».
(Massimo D’Alema, 12 marzo 2011) visse sperando morì….
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«L’unica cosa certa è che Pisapia non può vincere».
(Massimo Cacciari, 15 novembre 2010) mi dica il nome di quel filosofo greco che disse: contro l’idiozia nemmeno gli Dei possono nulla
Eddai Maecoghibellino, fare le pulci alle dichiarazioni pre-elettorali è come sparare sulla croce rossa ! ;-)
—Alex
sulla croce rossa no, ma, hai letto un bell’elenco di personaggi per cui rispolvererei la mia lontana esperienza di sniper ^^