buongiorno!
dopo un volo rocambolesco e un giorno passato a rinvenirmi (comunque domani parto per l’aquila.. praticamente non occorre che apra la valigia… oddio, magari per togliere il calzini sarebbe meglio…) eccomi qua, sul divano di casa, con una copertina coccolina e un gatto grugru.
apro repubblica e scopro che il papa ammette l’uso del preservativo in alcuni casi…
fa anche l’esempio:
“Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico”.
(ovvia, sudici senzadio! non avevate mica pensato a quando un prete o un presidente del consiglio vuole andare con un/una minorenne, no?)
tuttavia, sottolinea, “questo non è il modo vero e proprio per vincere l’infezione dell’Hiv”.
no, infatti, lo sanno tutti che per vincere l’infezione occorrono una treccia d’aglio, sette unghie di drago, la coda di un serpente a sonagli e il pentolone di panoramix.
il papa nel libro loda anche Pio XII per l’aiuto che ha dato agli ebrei, (oh, davvero eh, c’è scritto proprio così), poi c’è la ricetta della torta di mele della su’mamma e un cartamodello per farsi in casa i lederhosen.
Se non fossero coinvolte centinaia di migliaia di sieropositivi all’HIV (ma anche a tante altre malattie) che hanno contratto il virus a causa dell’incomprensibile ostinazione vaticana, direi che sarebbe un’eccellente barzelletta, un libro da fare concorrenza a quello di Totti.
Peccato invece che sia tutto vero e che questo on faccia che aumentare il mio disgusto.
—Alex
PS = però quasi quasi per il cartamodello lo comprerei! ;-)
E della pira non ne parla???
Da notare che nel caso della prostituta l’uso non è auspicabile per questioni igienico/sanitarie, ma perchè “questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole”.
Tu che sai il tedesco, vai a leggere l’originale e scoprirai che parla di un prostituto al maschile, lui sì che può. E non aggiungo altro