decollété mozzafiato

si decide, per la prima volta, di portare priskina a fare un giro in campagna.

da quando è stata trovata è sempre rimasta in casa, una casa grande, per carità, nella quale lei ha accesso a ogni stanza senza limitazione alcuna (eccezione: fornelli, tavolo da cucina e poco altro).

si decide che sotto sorveglianza si goda almeno qualche minuto di libertà osservando uccellini, insetti e foglie vere, dopo un’infanzia costellata di topolini di stoffa, uccellini di carta e grattaunghie fatti in casa.

lei esce dalla portantina con entusiasmo.

annusa tutto. guarda tutto. le viene la faccia da tigre.

apre la bocca per sentire tutto meglio.

io la lascio con HDC e vado a cucinare col babbuth.

torno dopo pochi minuti.

con un balzo è saltata sulla pergola dei kiwi. non vuole saperne di scendere. perchè dovrebbe in effetti?

ma noi dobbiamo andare a pranzo e la gatta va recuperata.

dopo cinque minuti di lotta psicologica HDC mi convince, mi monta sulle sue spalle e io l’acchiappo.

per tenere l’equilibrio tengo con una mano la gatta e con l’altra mi aggrappo alla pergola.

HDC misteriosamente si imbizzarrisce e parte, io non ho ancora comunicato alla mano che mi tiene ancorata alla pergola di staccare la presa e seguire il cavallo improvvisato.

urlo “fermo fermo FERMO!”

rischio di restare appesa come giorgio curioso alla pergola con la gatta tenuta solo con una mano, che si spaventa, inizia a divincolarsi, cerca di tornare sulla pergola, io la blocco, lei insiste, decide che la sua libertà è più importante e fa GRIP.

grip con le unghie, unghie di felino giovane e in forma.

sulla mia scollatura.

adesso ho tatuate due righe parallele che tengo nascoste con un foulard.

HDC ha i sensi di colpa di un rinoceronte che abbia schiacciato un topolino sedendocisi sopra.

da ieri sera ho anche un bellissimo paio di orecchini nuovi.

e priska è tornata in casa.

per ancora qualche giorno, poi si vede eh.