ins labor

ieri ho passato la mia prima ora veramente felice al lavoro.

con la mia “nuova compagna di banco” come la chiama Herrdelciaro.

Lucia mi ha tenuto con sé in laboratorio e mi ha spiegato alcune cosucce.

sta seguendo un progetto che grazie al cielo seguo anche io da un punto di vista diverso e così le ho detto “senti, ma perché non mi fai vedere quello che fai, che così almeno quando me lo fa rivedere una delle frau ho capito per bene di che si tratta?”

detto fatto mi sono messa il camice e l’ho seguita come un canino.

abbiamo studiato il metodo (era un’ HPLC) e lei mi ha spiegato quanto fosse fica la colonna (una C18) che avremmo usato. poi abbiamo preparato i matracci e il mortaio per stamani.

e io mi sono sentita rinascere.

col mortaio in mano mi pareva di essere un bimbo con l’uovo di pasqua, sorridevo e sceglievo i matracci tarati al volume giusto, pensavo che allora è vero che un altro mondo è possibile, un mondo dove si possono ricevere spiegazioni, per altro di chimica, in modo chiaro e semplice.

a un certo punto ero così affascinata che ho pensato “quando torno in italia mi iscrivo a chimica”. ma dopo un secondo sono tornata sulla terra.

la mia “compagna di banco” intanto volava leggerissima fra una stanza e l’altra dei laboratori, fra il computer col grafico dei picchi dell’ HPLC precedente e il bancone, dispensando frasi di saggezza chimica: “coi matracci usa sempre tappi di plastica, quelli di vetro si incriccano” e io “oooohhhh” e mandavo a memoria “tappi plastica”.

è stato bellissimo.

stamattina ci torno. dobbiamo iniziare il lavoro, perdinci. il mondo aspetta i “nostri” risultati.

grazie luci.

se imparo bene bene poi ci faccio un pippone di chimica insieme con luciadue!