dalla nostra inviata dietro al ficus benjamin

perfetto, ho solo un quarto d´ora per finire il pollo portato da casa (era giá morto) e scrivere il blogghino da questa mia nuova posizione di guerra.

ho deciso che come tentativo di resistenza psicologica qui dentro useró una tecnica che da piccina ho giá sperimentato con successo.

io mi nascondo in un cantino e dal mio cantino guardo passare la gente.

fanculo patata, fanculo fofata e fanculo magó. qui c´é mio e loro non ci possono entrare.

dietro al ficus benjamin non sono in un ufficio tedesco, sono in un regno patata free dove per entrare esiste una password che conosco solo io e cosí posso scrivervi con relativa calma due o tre cose che mi sono passate per la testa stamani.

la prima riguarda l´integrazione: stamattina ho visto un bambino delle elementari andare a scuola, era nero, con ispidissimi capelli corti tipo il mio cicciobello quando ero piccola.

aveva una gamba dei pantaloni ancora arrotolata perché era sceso di bicicletta e aveva i sandali coi calzini. non dico altro.

seconda considerazione: i proprietari stronzi di suv sono una categoria internazionale. stamani l´autista del trammino é dovuto scendere per chiudere uno specchietto di un suv parcheggiato dove non doveva e che bloccava il tram.

terza considerazione: magó é pazza o esaurita. in entrambi i casi spero che un´ambulanza la porti via presto. sennó porterá via me.

baci a tutti da dietro il ficus.